Da Conte ‘schiaffo’ in diretta a Salvini e Meloni: «Falsità sul Mes». Poi annuncia: «Combatteremo per avere gli Eurobond»

Salvini Conte Giorgetti

Un vero e proprio schiaffo in diretta tv a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Giuseppe Conte approfitta della conferenza stampa con cui ha spiegato la proroga della quarantena per cittadini ed imprese per togliersi qualche pesante sassolino dalla scarpa e attaccare apertamente, facendo nomi e cognomi, i due leader del centrodestra che stanno ingaggiando una dura battaglia contro gli accordi dell’Eurogruppo sul Fondo Salva Stati, il Mes. Una dichiarazione durissima che non mancherà di avere velenosi strascichi.

Le dichiarazioni di Conte arrivano durante la spiegazioni sui risultati raggiunti sinora in Europa dall’Italia. Ieri, come noto, è stato raggiunto un primo accordo su un piano di rilancio da 1500 miliardi di euro che sostenga sia i cittadini che le imprese, già diventato motivo di scontro politico.

«L’Europa sta affrontando una situazione mai vista in tempo di pace – dice il presidente del Consiglio – Serviranno 1500 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza, le proposte sinora avanzate sono un primo passo che per noi però non è sufficiente. Occorre lavorare a qualcosa di più ambizioso». Più ambizioso, per Conte, è l’accordo sugli Eurobond (obbligazioni di debito pubblico dei Paesi europei ndr).

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«Si devono avere – continua Conte – gli eurobond, potenza di fuoco proporzionata ad un’economia di guerra. E il fondo deve essere disponibile subito, perché arrivare tardi farebbe deprimere tessuto socio economico e la somma non basterebbe». Le proposte europee, dice Conte, sono comunque importanti: 100 miliardi di euro per la cassa integrazione, 200 miliardi per gli investimenti delle imprese: «Strumenti significativi ma noi insistiamo a volere gli eurobond e condurremo fino alla fine la nostra battaglia».

Altro motivo di disaccordo nell’Eurogruppo, il Fondo Salva Stati (Mes): «L’Italia non ha bisogno del Mes, è uno strumento insufficiente. Stiamo partecipando alle riunioni perché come altri Stati puntiamo ad una linea di credito non condizionata». Ed è a questo punto che Conte attacca platealmente Salvini e Meloni: «Il Mes esiste dal 2012, non è stato pensato due notti fa come falsamente dicono Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Noi non lavoriamo con il favore delle tenebre ma con chiarezza, guardando negli occhi gli italiani. Queste falsità indeboliscono l’Italia durante un negoziato complicatissimo tra 26 Paesi».

Un negoziato che, spiega Conte, ha dato un primo risultato: «E’ stato aggiunto un nuovo paragrafo che si occupa degli eurobond, strumenti finanziari di condivisione di spese e investimenti: siamo ancora alla fase delle affermazioni di principio, ci dobbiamo lavorare ma per la prima volta è messo nero su bianco e gli altri Paesi hanno dovuto accettare per lavorare ora su questo nuovo strumento affinché sia immediatamente applicabile. La nostra tenacia farà convincere tutti che questo è l’unico percorso che si offre per far rialzare l’Europa».

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venerdì, 10 Aprile 2020 - 20:36
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