E’ ancora una volta il bilancio della Lombardia a riflettersi sui dati nazionali che fotografano l’andamento della diffusione del contagio. Il numero delle vittime delle ultime 24 ore è tornato a salire perché in Lombardia si è verificato un numero maggiore di decessi: sul territorio nazionale le nuove vittime sono 566, quasi un centinaio in più di ieri. Solo in Lombardia i decessi sono stati 280, più del doppio di quelli registrati a Pasqua (110). E’ un bilancio che preoccupa ma che va letto senza allarmismi, secondo Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore della Sanità: «Il numero di casi elevati di morti sono relativi a casa avvenuti tempo fa. Dobbiamo adesso vedere come si consolidano i nuovi dati». Poi spiega che quello delle vittime sarà «l’ultimo indicatore a diminuire, perché il tempo che intercorre tra il contagio e il decesso è il più lungo».
Quanto al numero dei nuovi pazienti si registrano, in tutta Italia, 1363 in più rispetto a ieri, mentre in Lombardia si è verificato un aumento di 670 pazienti. In molte regioni l’aumento dei nuovi casi è tutto sommato contenuto: in Molise e in Basilicata, invece, non c’è stato alcun nuovo caso.
Sul fronte dei ricoverati in terapia intensiva continuano ad arrivare segnali di alleggerimento della pressione sugli ospedali: complessivamente vi sono 3260 ricoverati in terapia intensiva, con 83 posti occupati in meno rispetto a ieri.
Per la prima volta, dopo diversi giorni, non vi è invece un decremento nei posti letto in ospedale: si registra, invece, un incremento di ricoverati di 176 unità rispetto a ieri. Attualmente i ricoverati sono 28023. In isolamento, perché con pochi sintomi o senza sintomi, sono 72333, ossia il 70% dei contagiati. Buoni anche i dati dei guariti: 1224 in più rispetto a ieri per un totale di poco più di 35mila guariti.
Alla luce del quadro così disegnato, il professor Giovanni Rezza ha ribadito che in questa fase «bisogna stare attenti, essere molti cauti», aggiungendo che quando «ci sarà la ‘fase 2’ bisognerà essere molto tempestivi nell’individuare i casi, anche per trattare bene i malati che non dovessero essere ricoverati in ospedale». Quindi insiste: «Il virus non stopperà la circolazione. C’è una tendenza alla diminuzione e quindi dovremo mettere toppe in continuazione. Perché dando per assurdo che il virus continuerà a circolare, ogni volta che si creeranno dei cluster bisognerà essere prontissimi a individuarli e a contenerli».
I dati di nuovi contagi in tutte le regioni
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 31.935 i malati in Lombardia (670 in più rispetto a ieri), 13.818 in Emilia-Romagna (+146), 12.765 in Piemonte (+260), 10.766 in Veneto (+37), 6.257 in Toscana (+95),3.365 in Liguria (+32), 3.080 nelle Marche (-34), 3.920 nel Lazio (+103), 3.062 in Campania (+5), 2.080 a Trento (-2), 2.512 in Puglia (+60), 1.307 in Friuli Venezia Giulia (-19), 2.050 in Sicilia (+2o), 1.778 in Abruzzo (+36), 1.537 nella provincia di Bolzano (+22), 625 in Umbria (-62), 914 in Sardegna (+11), 791 in Calabria (-4), 582 in Valle d’Aosta (-6),270 in Basilicata (-7), 202 in Molise (0). Quanto alle vittime, se ne registrano 10.901 in Lombardia (+280), 2.615 in Emilia-Romagna (+51), 1.826 in Piemonte (+97), 882 in Veneto (+26), 518 in Toscana (+23), 760 in Liguria (+11), 713 nelle Marche (+13), 284 nel Lazio (+5), 248 in Campania (+6), 300 nella provincia di Trento (+7), 267 in Puglia (+7), 202 in Friuli Venezia Giulia (+7), 171 in Sicilia (+8), 224 in Abruzzo (+12), 212 nella provincia di Bolzano (+7), 52 in Umbria (0), 75 in Sardegna (+2), 67 in Calabria (+1), 115 in Valle d’Aosta (+3), 18 in Basilicata (0), 15 in Molise (0).
La situazione in Lombardia
Il Coronavirus non molla la presa nella provincia di Milano: anche oggi è alto, il numero dei nuovi contagi +481 (ieri 412) per un totale di 14.161. In città i nuovi casi sono 296 (ieri 193) per un totale di 5.857. “A Milano c’e ancora troppa gente che si muove”, ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera, nella diretta facebook per fare il punto sulla emergenza coronavirus in Lombardia. Gallera ha chiesto “controlli più incisivi” da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine.
Balzo dei nuovi contagi a Cremona, una delle città sin dall’inizio duramente colpita dall’epidemia ma che da giorni faceva registrare aumenti moderati: oggi ben 224 rispetto ai 63 di ieri (totale 4.945). Confermata la tendenza al netto calo a Bergamo con +82 casi (ieri 51), totale 10.391 e soprattutto a Brescia dove si registrano 100 casi in più (ieri 269) totale 10.968. Tra le altre province Sondrio registra un’alta crescita percentuale sul numero dei positivi totali, ‘appena’ 796, con +76 casi (ieri 36). Lodi torna su numeri bassi con +16 (ieri 71) totale 2.559. Per le altre province minime variazioni sui dati precedenti.
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lunedì, 13 Aprile 2020 - 18:34
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