Il richiamo alla Lombardia a non bruciare le tappe e soprattutto a gestire con il massimo rigore possibile la ‘fase 2’ arriva dal professore Ranieri Guerra, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e componente dell’Organismo mondiale della Sanità. «La Lombardia deve essere estremamente cauta – dice Guerra – Deve valutare tutti i protocolli per rendere rischio pari a zero. Deve valutare lo stato di salute dei lavoratori, comprendere qual è lo stato immunitario, la suscettibilità del contagio, e quale è l’esposizione al rischio all’esterno del posto di lavoro».
La massima prudenza è imposta dal fatto che la Lombardia resta ad oggi la regione maggiormente colpita dal Coronavirus, sia sul fronte dei contagi che sul fronte delle vittime. Qui i positivi complessivi sono 62.153, 827 più di ieri. I decessi di ieri sono stati 235, facendo salire i morti lombardi di Covid a 11.377. I ricoverati sono 12.043, 34 meno di ieri, i dimessi 37.659, 674 più di ieri. Continua a crescere il contagio da Coronavirus nel milanese con 325 nuovi casi, di cui 144 in città. I positivi dunque nella città metropolitana sono 14.675 (6.058 nel capoluogo). In tutte le altre 11 province della Lombardia, invece, i nuovi casi sono stati meno di cento: di questi 94 a Brescia e 45 a Bergamo e solo 18 a Lodi.
I dati della Lombardia si riflettono inevitabilmente sul bilancio dell’intera nazione. Oggi in tutta Italia si registrano 578 morti in più. Quanto ai nuovi positivi i casi sono 1127 che portano il totale a 105418. Sempre positivo il trend sul numero delle persone ricoverate in ospedale: in terapia intensiva si sono registrati 107 ingressi in meno rispetto a ieri, e 368 pazienti in meno in ospedale. Aumenta al 71% la percentuale complessiva delle persone positive che però sono in isolamento a casa, o perché asintomatiche o perché hanno pochi sintomi.
Quanto al quadro complessivo dei nuovi contagi, dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.921 i malati in Lombardia (558 in più rispetto a ieri), 13.577 in Emilia-Romagna (-201), 13.195 in Piemonte (+140), 10.789 in Veneto (+53), 6.417 in Toscana (+65), 3.464 in Liguria (-2), 3.097 nelle Marche (+2), 4.047 nel Lazio (+25), 3.087 in Campania (-7), 2.104 a Trento (+22), 2.573 in Puglia (+21), 1.394 in Friuli Venezia Giulia (+495), 2.081 in Sicilia (+10), 1.810 in Abruzzo (+10), 1.576 nella provincia di Bolzano (+12), 582 in Umbria (-40), 870 in Sardegna (-30), 819 in Calabria (+3), 548 in Valle d’Aosta (-11), 261 in Basilicata (-4), 206 in Molise (+6). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.377 in Lombardia (+235), 2.788 in Emilia-Romagna (+83), 2.015 in Piemonte (+88), 940 in Veneto (+34), 556 in Toscana (+18), 807 in Liguria (+14), 746 nelle Marche (+18), 311 nel Lazio (+11), 278 in Campania (+18), 318 nella provincia di Trento (+8), 288 in Puglia (+10), 212 in Friuli Venezia Giulia (+6), 181 in Sicilia (+6), 240 in Abruzzo (+8), 223 nella provincia di Bolzano (+9), 54 in Umbria (+1), 83 in Sardegna (+3), 71 in Calabria (+3), 121 in Valle d’Aosta (+3), 21 in Basilicata (+2), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.117.404, oltre 43mila più di ieri. Degli oltre un milione e centomila tamponi, circa 544mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Domani, intanto, partiranno per le regioni più colpite altri medici volontari. «Annuncio per domani la partenza del terzo contingente di medici della task force della Protezione civile, sono 71 che andranno in Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Provincia di Trento – ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli – Finora i medici finora impiegati sono oltre 200 (su 300 reclutati, ndr), come oltre 200 sono gli infermieri (su 500 reclutati, ndr). Grazie a chi è rientrato ieri e oggi dal primo turno, avendo esaurito il periodo di 21 giorni al servizio del Paese».
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mercoledì, 15 Aprile 2020 - 18:39
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