Ordigni per far esplodere i bancomat, presa la banda di ladri ultrasettantenni: un consulente indicava quali bombe usare

Il bancomat sradicato
Immagine di repertorio

La banda degli ultrasettantenni aveva come obiettivo le postazioni bancomat delle province di Torino e Cuneo. Secondo i carabinieri avrebbe messo a colpo cinque colpi nei confronti di filiali delle Poste e di istituti di credito, e 9 furti di auto nel Torinese e nel Cuneese nel corso dell’autunno del 2019.

I carabinieri di Torino questa mattina hanno arrestato i 3 componenti, tutti pregiudicati con più di 70 anni, che per mettere a segno i furti adottava la tecnica della ‘marmotta’: un consulente esterno, dipendente di un’armeria (sottoposto ad obbligo di dimora), forniva le informazioni per confezionare ordigni che facevano esplodere davanti ai bancomat, poi con uno jammer disturbavano le frequenze delle radio delle forze dell’ordine e infine completavano l’opera servendosi di bande chiodate, attrezzi di scasso e auto rubate cui falsificavano le targhe.

Per i tre l’accusa è di furto aggravato e detenzione di materiale esplosivo. Due dei presunti ladri si trovavano già in carcere, perché arrestati lo scorso 14 novembre durante l’assalto al bancomat di Garessio, nel cuneese. Il terzo è stato sottoposto all’obbligo di dimora. Spesso le ‘marmotte’, cioè gli ordigni rudimentali, venivano testate sulle pareti blindate di istituti di credito dismessi, per provarne l’efficacia. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati chiodi a quattro punte, candelotti pirotecnici, disturbatori di frequenze, bande chiodate e piccoli ordigni già pronti.

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venerdì, 24 Aprile 2020 - 09:13
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