Le mascherine diventeranno il nostro accessorio obbligato nel corso dei prossimi mesi. Lo richiede la prudenza, lo imporranno via via i decreti e le ordinanze che già adesso impongono l’obbligo di fare la spesa o fare attività motoria con naso e bocca adeguatamente coperti. Il mercato parallelo dei dispositivi di sicurezza dunque rischia di immettere sul mercato pezzi non a norma, non autorizzati; nel corso delle scorse settimane si sono verificati già altri sequestri, cui oggi si aggiunge quello effettuato ad Ercolano dalla Guardia di Finanza di Portici.
Nella città degli scavi, infatti, i finanzieri hanno denunciato un 67enne ed un 48enne ed hanno sequestrato più di cinquecento mascherine, già pronte per essere vendute, 3mila cliché grafici, 10mila prodotti semilavorati, nonché un immobile di circa 110 metri quadri e le attrezzature usate per realizzare le mascherine ‘fuorilegge’. Mascherine che avevano una peculiarità.
Si tratta infatti di fasce protettive con stampe di noti marchi contraffatti che sarebbero state immesse sul mercato e utilizzate come dispositivi di protezione. Il laboratorio chiuso dalla Finanza era destinato alla produzione e al confezionamento di costumi da bagno ma aveva convertito la propria produzione in quella di mascherine protettive sulle quali vi erano marchi di famose griffe sportive, nonché scritte e loghi delle Forze di Polizia. I due responsabili, entrambi di Ercolano, sorpresi mentre lavoravano, sono stati denunciati per contraffazione di marchi e ricettazione.
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lunedì, 27 Aprile 2020 - 10:08
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