La Campania si avvia alla fase due con più divieti e paletti che permessi, ma forte di numeri che confermano la tendenza positiva per quanto riguarda i contagi. Se da un lato c’è sollievo, dunque, dall’altro non ci si può ‘lanciare’ nella seconda fase dell’emergenza sia per senso di responsabilità sia perché la Regione sta ponendo, passo passo, anche dei limiti oltre che delle ‘concessioni’ per il ritorno alla vita. Uno tra tutti, l’obbligo della mascherina per svolgere attività motoria. Considerato impossibile dai runner professionisti e non.
Ma partiamo dai numeri. Sono 18 i pazienti risultati positivi al Coronavirus nella giornata di ieri, secondo quanto conferma il bollettino dell’Unità di crisi regionale. In Campania i positivi sono in totale 4349, i tamponi eseguiti dall’inizio dell’emergenza 68727: solo nelle ultime 24 ore sono stati 1509. Continuano i contagi zero nelle province più piccole, Avellino e Banevento, sebbene ad Avellino sia scoppiato, dopo il caso dei falsi negativi all’ospedale Moscati, quello di una paziente scoperta contagiata solo dopo sosta al pronto soccorso e ricovero.
Nel dettaglio all’ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 188 tamponi di cui 2 risultati positivi; all’ospedale Ruggi di Salerno 414 tamponi di cui 1 risultato positivo; all’ ospedale Sant’Anna di Caserta 69 tamponi, di cui nessuno risultato positivo; all’ Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise 97 tamponi di cui 1 risultato positivo; all’ospedale Moscati di Avellino 96 tamponi di cui nessuno risultato positivo; all’ospedale San Paolo di Napoli 169 tamponi di cui 8 risultati positivi; all’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 130 tamponi di cui 3 risultati positivi; all’ospedale di Nola 54 tamponi, di cui 2 risultati positivi; all’ospedale San Pio di Benevento 74 tamponi, di cui nessuno risultato positivo; al Laboratorio del Ceinge 218.
Tornando a quanto accaduto ad Avellino, si tratta di quanto accaduto ad un’80enne colpita da ictus, trasportata nella città ospedaliera del capoluogo irpino, a quanto pare senza alcun sintono del Covid 19, e che da quanto emerso non ha effettuato il percorso protetto; la donna ha affrontato una lunga degenza, ovviamente a contatto con il personale sanitario, ma al ritorno a casa si è sentita male ed è stata portata al pronto soccorso dove non avrebbe affrontato percorso protetto perché appena dimessa, ma è risultata affetta dal Coronavirus. Una situazione potenzialmente esplosiva per i dipendenti dell’ospedale avellinese, dai medici agli infermieri.
Passando alla fase due, come noto a seguito dell’ordinanza regionale emanata nei giorni scorsi la Campania si avvia alla fase due ma tra tante perplessità e polemiche, soprattutto per il riavvio delle attività di bar e pizzerie, ma non sarà permesso la consumazione all’interno né il takeaway, che verranno con tutta probabilità ripristinate dal 4 maggio: solo consegna a domicilio dalle 16 alle 23 per le pizzerie e dalle 7 alle 14 per bar e pasticcerie. Resta l’obbligo di quotidiana pulizia e sanificazione ma al di fuori degli orari di consegna purché ad esercizio chiuso. Quindi, effettivamente, l’ultima consegna potrà essere effettuata alle 23. Resta inderogabilmente vietata la vendita al banco di prodotti di rosticceria e gastronomia da parte delle salumerie, panifici e altri negozi di generi alimentari. Per il momento il provvedimento resta in vigore fino al 3 maggio prossimo. Poi, si vedrà se ci saranno cambiamenti. Da oggi riaprono librerie e cartolerie, con una ‘raccomandazione’ nel privilegiare le consegne a domicilio.
Via libera, atteso da molti per passeggiate e corse ma solo con le mascherine, in compagnia di familiari stretti ma a distanza di due metri ed in fasce orarie specifiche (dalle 6,30 alle 8,30 di mattina e dalle 19 alle 22 di sera). Sì anche al riavvio dell’attività edilizia nei limiti delle attività con codice ‘Ateco’ e alle attività di sanificazione e pulizia dei locali per le attività ricettive, balneari e del settore conciario. Nell’ordinanza si fa riferimento anche all’industria conciaria campana; sono consentite attività di manutenzione a difesa delle produzioni e delle quote di mercato del settore. Il via libera non è incondizionato. Proprio nell’ordinanza si specifica che se si dovessero verificare situazioni di assembramento tali da produrre diffusione del contagio, la stessa sarà immediatamente revocata.
Ultima notazione, le mascherine ai bambini; la Regione Campania distribuisce in questi giorni kit da due mascherine per famiglia, molti si sono chiesti perché non vengano inviati o comunque distribuiti anche dispositivi adatti ai più piccoli. Ieri è dunque arrivata la ‘sollecitazione’ di De Luca ad avviare la produzione di mascherine baby per renderle disponibili alle famiglie già per la fase due. Sempre in tema di mascherine, ma stavolta per gli adulti che vogliono riprendere nei limiti degli orari imposti a correre, l’utilizzo è obbligatorio «e quindi non si tratta di attività motoria di livello più impegnativo» come ha sottolineato l’Unità di crisi regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologia.
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lunedì, 27 Aprile 2020 - 07:53
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