Un detenuto albanese di 50 anni, recluso nel casa circondariale di Poggioreale di Napoli, custodiva nella camera di pernottamento diversi cellulari abilmente occultati.
Lo rende noto Luigi Castaldo, vice segretario regionale dell’Osapp sindacato secondo il quale «il fatto che si ritrovino ancora cellulari non autorizzati in carcere dimostra che spesso questi strumenti servono a mantenere legami criminali con l’esterno. Solo grazie ai jammer – continua Castaldo – possiamo rintracciare questi cellulari, uno strumento richiesto dall’Osapp in molte occasioni».
«Ancora una volta – continua Castaldo – il plauso va a tutto il personale di Polizia Penitenziaria coordinato dal dirigente aggiunto Gaetano Diglio e diretto dal direttore Carlo Berdini, che malgrado le restrizioni e le precauzioni contro il Covid-19 e le scarse risorse umane ed economiche, sta tenendo sotto controllo la situazione nonostante eventi critici».
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lunedì, 27 Aprile 2020 - 16:46
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