L’annuncio di una nuova ordinanza che introduce l’obbligo della mascherina quando si esce di casa con annessa sanzione per i trasgressori, il riepilogo dello stato di avanzamento del piano socio-economico (i bonus per imprese, famiglie, liberi professionisti e pensionati, per intenderci) e poi un accorato appello alla collettività: essere responsabili per se stessi e per la comunità. Nel messaggio che precede l’avvio della ‘fase 2’ su scala nazionale, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si richiama al buon senso dei campani tutti. Dal 4 maggio non ci sarà più l’isolamento forzato a fare da scudo dal contagio da Covid-19. Dal 4 maggio, per via dell’allentamento di alcune misure, la maggiore possibilità di circolazione aumenterà anche l’occasione di entrare in contatto con potenziali asintomatici.
E, allora, l’unica speranza di riuscire a blindarsi è quello di proteggersi con gli unici strumenti a disposizione: indossando mascherine, evitando contatti non necessari, rinunciare agli ‘assembramenti’. Insomma, fare attenzione. «Se qualcuno pensa che noi torniamo a come eravamo sei mesi fa, non ha capito niente. Qui è cambiato il mondo – dice De Luca – Questa è una fase estremamente difficile. Dobbiamo abituarci ad un altro modo di vivere». Un modo di vivere che ciascun cittadino dovrà abbracciare in modo consapevole. Non è un caso se oggi De Luca demolisce la rigidità delle ordinanze pure adottate, come quella della passeggiata nei pressi di casi. Troppo complicato, dice De Luca, andare a misurare i metri. Così come sarà complicato, sui mezzi pubblici, evitare che salga più gente di quella che sulla carta si è calcolato. «Il distanziamento sui mezzi pubblici? Sono palle. Come si fa a fare il distanziamento?», dice De Luca. Ciò che si può fare è provare a razionalizzare l’afflusso.
Così in Campania si sono ad esempio scaglionati gli orari di ingresso a lavoro per i dipendenti pubblici, in modo da non intasare le cosiddette ore di punta e dunque i mezzi di trasporto. Potrebbe tuttavia non bastare. De Luca lo sa bene e non lo nasconde, anche perché in città di Napoli – ad esempio – i mezzi pubblici sono insufficienti. «Comprenderete che questo problema è estremamente delicato. Quindi sui mezzi l’uso delle mascherine è più obbligatorio, mettetevene tre… non scherziamo», insiste. E, allora, si torna al punto di partenza: alla responsabilità dei cittadini. «Prima o poi dovremmo scongelare tante attività produttive. Questo accadrà nel giro di due-tre settimane. Siate consapevoli che la battaglia all’epidemia è nelle vostre mani, non nelle mani delle ordinanze – conclude – Ognuno di voi sia vigile, verso se stesso, verso la propria comunità. Sono fiducioso che potremo dimostrare a tutta Italia che potremo camminare a testa alta».
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venerdì, 1 Maggio 2020 - 18:47
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