Campania, dietrofront di De Luca sull’asporto: c’è il via libera, 4 regole da osservare o il locale verrà chiuso

pizza

Dietrofront del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sul divieto dell’asporto per le attività di ristorazione. E’ delle due di oggi pomeriggio la decisione di non penalizzare ulteriormente bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie soprattutto alla luce del fatto che questo settore si era già adeguato ai protocolli di sicurezza dell’ultimo Dpcm sull’asporto in tutta Italia, facendosi carico di importanti costi di gestione e provvedendo anche all’acquisto di generi alimentari in quantità tali da soddisfare la domanda dell’asporto.

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Il passo indietro è arrivato a seguito dell’incontro con la task force e i rappresentanti delle Camere di Commercio della Campania – presenti Ciro Fiola (Napoli), Andrea Prete (Salerno), Tommaso de Simone (Caserta), Oreste La Stella (Avellino), Antonio Campese (Benevento). «E’ un atto di fiducia sul senso di responsabilità di tutti», dice Vincenzo De Luca. Ma resta un avvertimento: «Eventuali comportamenti errati porterebbero alla revoca di queste decisioni».

Ovviamente anche in questo caso non mancano obblighi precisi che queste attività dovranno rispettare. La Regione ha fissato quattro regole: il servizio d’asporto viene svolto sulla base di prenotazioni telefoniche o online, vale a dire che non ci può recare in pizzeria per portare via la pizza se prima non ci si è prenotati avvisando così del proprio arrivo; il banco vendita deve essere posto all’ingresso dell’esercizio commerciale, questo allo scopo di impedire che il cliente stazioni all’interno del locale in attesa che il suo ordine venga soddisfatto; i gestori sono responsabili del distanziamento sociale e anche di quello di eventuali riders per il delivery (regola quest’ultima introdotta dopo il caos che pochi giorni fa si è verificato in modo particolare all’esterno di un noto pub di via Cilea, che si è scusato per l’assembramento dei riders ma ha rimarcato il non essere responsabile della calca esterna); è assolutamente obbligatorio l’uso da parte del personale di mascherine e guanti. Chi non osserverà queste regole o una sola di essa sarà punibile con la chiusura del locale per una settimana.

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sabato, 2 Maggio 2020 - 14:42
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