Sul voto per le regionali da tenersi in estate, il Governo non ha ancora sciolto la riserva ma dai territori si ingrossa il fronte dei presidenti di Regione favorevoli all’indicazione, data qualche settimana fa da Vincenzo De Luca in Campania, di tornare alle urne a luglio, quindi anticipando la finestra autunnale prevista dal Governo. Liguria, Veneto, Puglia e Marche si allineano alla Campania, mentre la Toscana preferisce tornare alle urne a settembre. La differenza a questo punto potrebbero farla i dati sull’andamento del contagio da Coronavirus: se a fine mese, quando arriverà il quadro relativo all’avvio della ‘fase 2’, i nuovi positivi non dovessero avere subito impennate preoccupanti, il Governo potrebbe decidere di accelerare.
Ma lo scontro non è aperto solo sulla data delle elezioni, all’interno delle forze dell’ordine vi è disaccordo sull’introduzione delle liste bloccate, ipotesi che pure si è fatta largo. In Regione Campania a dissentire dai listini bloccati sono due deputati campani di Italia Viva, Catello Vitiello e Michela Rostan. «Italia Viva è contraria a qualsiasi ipotesi di modifica della legge elettorale per le prossime elezioni regionali in Campania che preveda listini bloccati. In questa delicatissima fase storica per il nostro Paese, il rapporto tra politica e cittadini deve essere ancora più saldo e la partecipazione deve essere incentivata e non mortificata – dicono i due deputati in una nota – Togliere agli elettori la possibilità di scegliere direttamente i loro rappresentanti in Regione sarebbe un segnale decisamente negativo. A chi giustifica questa scelta con motivazioni legate alla tutela della salute degli elettori rispondiamo che l’esercizio del diritto di voto può essere articolato su più giorni aumentando anche il numero dei seggi elettorali per limitare assembramenti».
«Non vorremmo mai che qualcuno utilizzasse biecamente l’emergenza coronavirus per trovare corsie preferenziali per accedere a scranni che spettano a chi sa conquistarseli con il consenso reale e non con quello millantato – proseguono Rostan e Vitiello – e auspichiamo che in Consiglio regionale un’eventuale discussione sul cambio del sistema elettorale venga fatta alla luce del sole, senza ordini del giorno o proposte di modifiche presentate all’ultimo momento».
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mercoledì, 6 Maggio 2020 - 15:31
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