Praticanti avvocati ed esami congelati, interrogazione parlamentare a Bonafede. Siclari (Fi): «Non attendere gli scritti»

Toghe

A fine aprile le associazioni di praticanti avvocati Aipavv (Associazione italiana praticano avvocati) e Upa (Unione praticanti avvocati) hanno scritto una lettera al ministro della Giustizia Bonafede chiedendo soluzioni sugli esami di abilitazione rimasti ‘congelati’ a causa della pandemia e indicando di seguire il modello adottato per Medicina.

Oggi a farsi portavoce in Parlamento delle istanze dei praticanti avvocati è Forza Italia. Il senatore azzurro Marco Siclari ha presentato un’interrogarazione parlamentare a Bonafede per «sollecitare la conclusione della sessione di esami con il colloquio al fine di consentire ai praticanti avvocati di completare il percorso formativo ed acquisire l’agognato titolo di abilitazione. Scopo della mia iniziativa é di dare una soluzione immediata a chi quest’anno deve abilitarsi alla professione forense».

«La sessione di esami di abilitazione alla professione forense per l’annualità 2019-2020 è in stato di sospensione a causa dell’emergenza covid-19 che impedisce la correzione delle prove scritte collegialmente da parte di tutti i membri della commissione. – osserva Siclari – Per scongiurare il rischio che gli abilitandi non riescano a conseguire l’abilitazione professionale la soluzione più immediata, veloce ed efficace sarebbe quella di consentire a tutti i candidati di sostenere la prova orale».

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venerdì, 8 Maggio 2020 - 15:06
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