Un radiofarmaco autorizzato solo in ambito sperimentale somministrato a pazienti affetti di patologie tumorali presso un noto centro clinico. A Torre Annunziata, comune in provincia di Napoli, i carabinieri del Nucleo Aifa di Roma e della compagnia di Castellammare di Stabia, hanno sequestrato particolari apparecchiature nel centro polispecialistico Cmo (Centro Medico Oplonti) che rendevano possibili le cure ritenute indebite.
Il decreto di sequestro preventivo giunge a corollario di un’articolata indagine che è sfociata anche alla contestazione di truffa ai danni del sistema sanitario regionale. Nello specifico il sequestro ha riguardato le apparecchiature Pet/Tac e la strumentazione necessaria alla preparazione e somministrazione del radiofarmaco denominato ‘Rame Cloruro 64’. Sotto chiave anche somme di denaro ritenuto provenuto della truffa ai danni del servizio sanitario regionale.
Le indagini hanno accesso i riflettori sull’arco di tempo che va dal 2015 al 2018: in questi tre anni, è la tesi della procura, il Cmo ha effettuato circa 700 prestazioni diagnostiche di Pet/Tac somministrando «impropriamente» il farmaco, autorizzato solo in ambito sperimentale. Le 700 prestazioni hanno riguardato pazienti affetti da patologie tumorali e provenienti da diverse regioni: tutti i pazienti – sottolinea la procura in una nota stampa – erano convinti di sottoporsi a una prestazione innovativa e non invece a un sperimentazione. Sono stati acquisiti, inoltre, diversi elementi «da cui si ricava che il Cmo talvolta richiedeva il rimborso di prestazioni, tutte al alto costo, che di fatto non venivano eseguite». Per questo motivo al Cmo è stata contestazione una truffa al sistema sanitario regionali per circa 190mila euro e una tentata truffa di circa 800mila euro.
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lunedì, 11 Maggio 2020 - 13:46
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