Si presentavano come appartenenti alla criminalità organizzata per intimorire i commercianti e costringerli ad acquistare rotoloni di carta e buste della spazzatura. Una tecnica di estorsione usuale nel Napletano, talora riconducibile agli stessi clan che così vogliono imporre la loro presenza ai negozianti, e che è stata scoperta dai carabinieri della tenenza di Cercola che questa mattina hanno arrestato due persone.
Si tratta di C.L. di 55 anni e F.G. di 48, arrestati in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli si richiesta della Dda partenopea ed accusati di concorso in estorsioni continuate aggravate dal metodo mafioso.
Alle misure si è arrivati a seguito delle indagini dei militari di Cercola ed avviate a seguito di alcune segnalazioni pervenute da esercenti locali che evidenziavano la presenza dei due che paventando rapporti riconducibili alla criminalità organizzata locale obbligavano i commercianti ad acquistare alcuni prodotti come rotoloni di carta e buste per la spazzatura.
Diverse, stando a quanto emerso dalle indagini, le estorsioni consumate tutte questo collaudato sistema consistente nel richiamare l’appartenenza ad un determinato contesto territoriale noto per la diffusione del fenomeno camorristico (i due in particolare dichiaravano di venire dalle Case Nuove, a ridosso di piazza Garibaldi a Napoli) , facendo riferimento a precedenti esperienze detentive subite e alla necessità di aiutare gli «amici carcerati».
L’azione degli arrestati sarebbe andata avanti dal mese di novembre 2018 al mese di luglio 2019 sull’area vesuviana compresa tra i comuni di Cercola, Pollena Trocchia e Volla.
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martedì, 12 Maggio 2020 - 09:53
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