Usa i consueti cavalli di battaglia, Matteo Salvini, nel suo intervento al Senato. E Palazzo Madama, fino ad allora sonnacchioso dopo l’informativa di Giuseppe Conte e gli interventi dei primi senatori, si risveglia solo quando il leader leghista prende la parola. ‘Prima gli italiani’ e immigrazione: Salvini nel suo discorso sventola la solita bandiera del sovranismo populista, poi attacca i Cinque Stelle dopo le ironie e la bagarre alla Camera sul ‘modello Lombardia’ e chiude tirando dal cilindro lo scoop giornalistico de La Verità che, in un articolo pubblicato oggi, riporta le chat Whatsapp tra magistrati che attaccavano duramente l’allora vicepremier e ministro dell’Interno per le vicende legate agli sbarchi delle navi cariche di migranti. Occasione ghiotta per rinverdire la polemica sulle ‘toghe rosse’. In una delle chat incriminate il capo della procura di Viterbo Paolo Auriemma si rivolge a Luca Palamara, ex leader della corrente Unicost e nell’occhio del ciclone per lo scandalo delle nomine al Csm, scrivendo: «Salvini ha ragione ma non ha fatto nulla di sbagliato». Palamara risponde: «Hai ragione ma va attaccato». «Mi domando – attacca Salvini – cosa sarebbe accaduto qui dentro e fuori quest’aula – dice – se quello che ho letto su La Verità avesse riguardato qualcun altro. Mi sorprende che voi garantisti di sinistra abbiate taciuto, altrove avrebbero aperto un dibattito ma se ad essere definito una m**** è un leghista, va bene».
Una chiosa ad effetto, nelle intenzioni di Matteo Salvini, che chiude un discorso improntato a una disanima della mancanze dell’esecutivo soprattutto nei confronti degli italiani; quelli che «non hanno ancora visto una lira di cassa integrazione», che resteranno senza ammortizzatori sociali «a luglio e ad agosto», quelli rimasti senza contributi per le loro attività mentre nella piccola Svizzera, pluricitato esempio di buon Governo, «si sono erogati 40 miliardi di franchi svizzeri facendo compilare un solo modulo, qui se ne compilano cinque per non avere nulla. Se lei poi si affida al buon cuore delle banche abbiamo sbagliato tutto». Una risposta al ‘burocrazia zero’ e alla semplificazione massiccia invocate da Conte nel suo discorso, cui Salvini replica ricordando che solo per applicare il Dl Rilancio servono 98 decreti attuativi: «Proponete il modello Ponte Morandi – afferma – Ma siete ostaggio della Cgil che pone solo veti. Questo Paese è ostaggio della Cgil».
Ma è sull’interesse nazionale che il dibattito si infiamma. Salvini parla ma sente ridere tra i banchi della maggioranza e si indigna: «Voi ridete mentre a casa la gente piange», alza la voce, mentre in aula scoppia il caos e la presidente Casellati, modi e tono di una prof di Liceo, redarguisce i disobbedienti e cerca di riportare ordine nell’aula. Ma ormai il dibattito è trasceso e si apre un varco per la risposta alla polemica innescata da Riccardo Ricciardi dei Cinque Stelle col suo intervento alla Camera sul modello Lombardia. «Chi ironizza su morti della mia Lombardia e ride non mi stupisce. Portate rispetto per chi a casa non ha una lira, non siete pagati per ridere. Chiedo rispetto della maggioranza non per me ma per i 30mila morti e per chi non ha i soldi per vivere…Sciacquatevi la bocca», dice Salvini. E ancora: «Pensate al Lazio che non può godere della cura del plasma, gratuita, solo per interessi economici, perché evidentemente gratis non piace». E così anche il derby Lega- Cinque Stelle, Lombardia -Lazio è archiviato e si può passare ad altro. Al Mes («Francia, Grecia, Portogallo e Spagna dicono no, evidentemente hanno capito che è una fregatura; l’unica soluzione sono i buoni del tesoro italiani»); alla scuola («In Francia hanno riapertole classi per 1,6 milioni di studenti») dimenticando però che la stessa Francia ha dovuto chiuderne di corsa 70 per nuovi casi di contagio»; all’immigrazione.
Su quest’ultimo punto Salvini è categorico: quella fatta approvare dal ministro Bellanova è una «sanatoria di clandestini senza contratto o permesso di soggiorno. Lo faremo modificare», «pericolosissima» e che ancora una volta, afferma, mortifica gli italiani: «Prima di piangere per i clandestini, occupatevi dei nostri connazionali».
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giovedì, 21 Maggio 2020 - 15:34
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