De Luca affonda il Governo sul voto a settembre: «Irresponsabilità e cialtroneria». E aizza famiglie e studenti

elezioni regionali

Le elezioni regionali a settembre proprio non gli vanno giù. Vincenzo De Luca ha fretta di chiudere la partita per il rinnovo del Consiglio regionale in Campania e vuole approfittare del momento di tregua concesso dal Covid 19 per andare alle urne a fine luglio. E così, nella consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore in quota Pd torna ad alzare la voce contro il Governo, aizzandogli contro famiglie e studenti, la due categorie che resterebbero penalizzate dal voto settembrino. «Siamo di fronte alla più totale irresponsabilità e cialtroneria», dice De Luca.

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Votare nella seconda metà di settembre imporrà uno stop delle lezioni – che peraltro ancora non si sa in quali condizioni verrano svolte – e costringerà moltissimi studenti a un nuova pausa ad ottobre quando, per alcune competizioni, si presenterà la necessità di andare al ballottaggio. E tutto questo senza fare i conti con il ritorno del contagio, previsto dagli scienziati, che potrebbe costringere Governo e Regioni a rivedere la tabella di marcia. «Le forze politiche nazionali hanno deciso di calpestare il mondo della scuola, le famiglie e gli studenti – incalza De Luca – Dunque noi ci prepariamo a questa vergogna istituzionale». Una «vergogna» che, secondo De Luca, è figlia del timore delle urne: «Tutte le forze politiche sono contrarie al voto a fine luglio perché hanno paura di andare al voto. E’ contrario il Movimento Cinque Stelle che ha deciso di menarla per le lunghe, sono contrari Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia». E così, senza nuovi colpi di scena, si andrà a votare a settembre. E si voterà per le Regionali (in 5 regioni) e per le amministrative. «Sarà un altro colpo per la scuola», insiste De Luca. Quella scuola che, sottolinea il Governatore, non è stata rispettata e non sarà rispettata dalla politica nazionale.

«In che condizioni si tornerà a scuola a settembre? Come al solito fingeremo di fissare le regole sapendo che non si potranno rispettare – dice De Luca – Dobbiamo trovare dei nuovi locali per non avere le classi pollaio. Ma per portare gli studenti fuori le scuole bisogna fare le assicurazioni, bisogna fare verifiche sulle uscite di sicurezza e sulla staticità di questi nuovi locali. Bisogna che qualcuno si assuma delle responsabilità. E poi ad oggi non sono stati ancora acquisiti gli organici del personale docente. Non è stato stabilito come si rispettano le misure di sicurezza. Insomma, da Roma verrà un atto di totale disprezzo per la scuola, le famiglie e i cittadini elettori».

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venerdì, 12 Giugno 2020 - 16:49
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