Varato il ‘Family Act’: entro la fine dell’anno arriva il sussidio universale per i figli fino al 18esimo anno d’età


Sussidio universale, sostegno per l’educazione ‘non formale’, congedo parentale ai papà: sono alcuni dei punti che introduce il ‘Family Act’ , il pacchetto di ‘Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia’ varato ieri in Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo. Si tratta di un disegno di legge che delega il Governo ad approntare provvedimenti per la famiglia e che arriva dopo un lungo confronto interno alla maggioranza, in particolare con Italia Viva: proprio il ministro Bonetti aveva presentato il pacchetto durante la decima edizione della Leopolda, e questa firma da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiude il ‘patto’ con i renziani che hanno contribuito a non far passare la sfiducia al ministro della Giustizia Bonafede.

L’obiettivo dichiarato dal Family act è di «sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa delle bambine, dei bambini e dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile».  L’assegno familiare dovrebbe arrivare entro fine anno (il Governo ha tempo fino al 30 novembre per varare il decreto); le altre misure entro due anni al massimo (con decreto attuativo).

L’assegno universale
L’iter per arrivare all’approvazione prevede che entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge di delega, ci sia un decreto legislativo che introduca il cosiddetto assegno universale «recante il riordino e la  semplificazione delle misure di sostegno economico per le figlie e i figli a carico», nonché uno o più decreti legislativi per la istituzione e il riordino delle misure di sostegno all’educazione delle figlie e dei figli. Il sussidio (o assegno) universale sarà erogato ogni mese alle famiglie con figli a carico fino al compimento del 18esimo anno di età ed a partire dal settimo mese di gravidanza. Muterà in base all’età del figlio e sarà maggiorato del 20% in caso di un figlio successivo al secondo. L’incremento riguarda anche il caso di figli con disabilità. Varia a seconda del reddito del nucleo familiare e non concorre a formare reddito.

Contributi per l’istruzione
Sono previste agevolazioni per le spese sostenute dalla famiglia per l’acquisto di libri scolastici e supporti informatici ma anche per l’abbonamento in palestra o in piscina dei figli, le gite scolastiche, i corsi di lingua, l’arte e la musica (teatri, cinema, concerti, musei, parchi).

Congedo parentale
Le principali novità riguardano i padri che avranno 10 giorni di congedo parentale obbligatorio, il diritto al congedo a prescindere dallo stato civile o dall’anzianità lavorativa e, se lavora nel privato, il diritto alle stesse condizioni di chi lavora nel pubblico e viceversa.

Incentivi per chi lavora
Si introdurrà un’indennità integrativa della retribuzione a carico dell’Inps per le madri che tornano a lavoro dopo il congedo obbligatorio e la deducibilità delle spese per aiuti domestici e assistenza familiare. Inoltre incentivi per i datori di lavoro che ricorrono allo smart working.

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venerdì, 12 Giugno 2020 - 07:58
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