Era finito nella rete dei controlli contro i falsi invalidi della Guardia di Finanza ed accusato di un essere cieco solo per finta. Invece, come ha stabilito il gip del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere, l’80enne cui era stata tolta la pensione di indennità per cecità assoluta ne aveva diritto ed è stata disposta nei suoi confronti l’archiviazione del procedimento e la restituzione di 154mila euro.
L’ 80enne di Maruggio era stato indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dell’Inps, in quanto si sosteneva che l’uomo – visto in giro a fare la spesa – avrebbe percepito indebitamente per 17 anni l’indennità per cecità assoluta, pur non avendone diritto. I suoi legali, però, hanno dimostrato che l’anziano è affetto da un importante calo della vista che tuttavia gli consente una discreta autonomia. E il gip ha disposto la restituzione della somma di 154mila euro sequestrata lo scorso anno al pensionato dalla Guardia di Finanza.
L’indagato – secondo quanto accertato dagli inquirenti – circolava autonomamente per le strade del paese, faceva la spesa e si soffermava perfino a leggere i cartelli pubblicitari. Gli avvocati Davide Parlatano e Dario Basile, difensori del pensionato, hanno fornito documentazione clinica che attesta come il loro assistito sia effettivamente affetto da un importante calo della vista che tuttavia gli consente una discreta autonomia di movimenti e indipendenza di vita, dimostrando che l’anziano aveva dunque diritto al sussidio per l’infermità.
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venerdì, 12 Giugno 2020 - 10:46
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