Estorsione, sette arresti nell’alto Casertano: in manette ex cutoliano

Polizia

Estorsione con l’aggravante mafiosa. Questa l’accusa con cui sono state arrestate sette persone dalla polizia di Stato. Il blitz, scattato questa mattina all’alba, coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Tra i soggetti raggiunti dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli, c’è l’ex cutoliano 60enne Michele Aria che, secondo i magistrati e gli investigatori della squadra mobile di Caserta guidati da Davide Corazzini, aveva preso in mano le redini del clan dei Casalesi nella zona di Teano, alto-Casertano. L’uomo è stato arestato insieme ai figli Armando di 39 anni e Michele jr di 33.

Ad aiutare il 60enne c’era un altro presunto affiliato, il 44enne Salvatore Salerno (anch’egli arrestato), ritenuto referente a Teano del clan Papa, cosca storicamente federata con i Casalesi. In manette sono finiti anche il 59enne Francesco Faella, il 35enne Paride Corso e Lorenzo Corbisiero, di 50 anni. Secondo gli inquirenti il gruppo imponeva sul territorio la loro ‘legge’ e quella dei Casalesi. Dalle indagini è emerso l’episodio di un concessionario d’auto vittima di estorsione, cui il gruppo ha provato ad incendiare l’attività quando l’imprenditore ha smesso di pagare il rateo estorsivo.

L’operatore economico, hanno accertato le indagini, pagava 300 euro al mese ad Aria, ma ad un certo punto non ce la faceva più; gli indagati gli hanno chiesto di mettersi a posto pagando tre rate da 1500 euro, l’imprenditore ha iniziato a pagare ma poi ha dovuto smettere. Sono così iniziate le minacce, quindi atti intimidatori e i pestaggi; il concessionario, costretto a noleggiare gratuitamente le auto agli indagati, è stato picchiato con le mazze da baseball davanti ai clienti.

Gli estorsori hanno poi rimosso le telecamere per evitare di essere identificati. La vittima, convocata dalla squadra mobile che già indagava sul gruppo di Aria, ha denunciato i fatti. Gli inquirenti hanno poi scoperto altre due estorsioni consumate dal gruppo, tra cui quella ai danni di un allevatore di cani.

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sabato, 20 Giugno 2020 - 15:59
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