Che l’emergenza Coronavirus non possa essere completamente archiviata, anche nelle Regioni meno colpite, lo dimostra la mini zona rossa istituita in Calabria in un paese in cui si sono registrati otto casi positivi. La mini zona rossa è costituita da tre quartieri costieri di Palmi, poco più di 18mila abitanti in provincia di Reggio Calabria. Nel centro agricolo e balneare della piana di Gioia Tauro la governatrice calabrese Jole Santelli ha dovuto ieri, con apposita ordinanza, stabilire restrizioni a causa del focolaio causato, secondo quanto appurato, da rientro di due persone positive al Coronavirus. I casi accertati in tutto sono 8.
La zona rossa riguarda i quartieri di Pietrenere, Tonnara e Scinà. L’ordinanza prevede «il divieto di allontanamento» riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica limitando al massimo ogni spostamento ed il «divieto di accesso, fatta salva la possibilità per gli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza e delle forze dell’ordine». Sono consentiti gli spostamenti ritenuti essenziali e sono sospese le attività commerciali e produttive, tranne quelle essenziali.
Ieri in Calabria il bollettino regionale forniva come dato quello di sei contagi, quattro dei quali proprio correlati al focolaio di Palmi. Gli altri due provengono dall’Arabia Saudita Il totale delle persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sale a 1.173. Stabile il numero dei decessi: 97.
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lunedì, 22 Giugno 2020 - 11:30
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