Spaccio davanti alle scuole e botte a chi non pagava, rete di pusher sgominata a Taranto: 16 ordinanze cautelari

polizia

Una rete di spaccio capillare che aveva come obiettivi anche gli istituti superiori e come ‘platea’ di clienti anche gli studenti. L’organizzazione è stata scoperta e sgominata dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto nel corso di una operazione, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Lecce, che ha portato a 16 ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip del Tribunale di Lecce. Agli indagati vengono contestati a vario titolo i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse.

L’attività di indagine, partita a seguito di alcuni sequestri di stupefacenti a carico di giovanissimi, in particolare studenti a cui la sostanza veniva ceduta in prossimità degli istituti scolastici, ha condotto gli investigatori alla fonte di approvvigionamento della droga. Il sodalizio criminoso secondo i poliziotti aveva una «impressionante capacità organizzativa» e poteva contare sulla disponibilità di ingenti quantità di denaro. La «spregiudicatezza» era invece testimoniata dalla disponibilità di armi e munizioni e dal «frequente ricorso alla violenza nei confronti dei debitori insolventi». Il gruppo era in grado di soddisfare le richieste sia degli assuntori sia di numerosi pusher, garantendo così un continuo approvvigionamento di cocaina, hascisc e marijuana da distribuire nelle piazze dello spaccio. In altri comuni del tarantino operavano articolazioni della presunta organizzazione che «reggevano le fila dello spaccio – puntualizza la Questura – avvalendosi della copertura di attività commerciali e di circoli ricreativi adibiti anche a centri per l’esercizio abusivo dell’attività di scommesse».

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martedì, 23 Giugno 2020 - 07:39
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