La Campania è alle prese con una recrudescenza dei contagi da Coronavirus. Numeri ‘piccoli’ ma non certo positivi soprattutto se confrontati con quei ‘contagi zero’ registrati dagli inizi di giugno e con lo svuotamento delle terapie intensive dal 22 giugno. Il bollettino dell’Unità di Crisi della Regione aggiornato alle 17 di ieri dava conto di 10 positivi su 834 tamponi, facendo salire il totale dei contagi a 4634 e il numero complessivo dei tamponi a 267.306; nessuna vittima (dall’inizio della pandemia si contano 431 decessi) e due pazienti guariti (4.062 in totale). Una situazione che si è aggravata soprattutto a causa del focolaio nella comunità bulgara di Mondragone (10 positivi ad una prima verifica, diventati 25 dopo lo screening effettuato nelle scorse ore), rispetto al quale da ieri è scattato un nuovo allarme: quello della ‘fuga’ delle persone risultate positivi, lavoratori dei campi che avrebbero violato la quarantena per andare a lavorare.
A Mondragone ieri sono stati circa 500 i tamponi eseguiti sulle persone che risiedono nel complesso residenziale ex Cirio, diventato mini zona rossa con ordinanza della Regione in seguito alla scoperta di dieci casi di positività al Covid-19. E’ il bilancio, non ancora definitivo, dell’operazione di screening di massa avviata da domenica negli ex palazzi Cirio e riguardante tutti i suoi residenti, la maggior parte di origine bulgara (una quarantina gli italiani). Le forze dell’ordine, l’Esercito e la Polizia municipale controllano i tre varchi d’accesso ai palazzoni, spesso noti alla cronaca perché dimora di pregiudicati o base operativa di gruppi dediti al contrabbando di sigarette o a fenomeni illeciti come il caporalato.
Al momento nessun sarebbe sfuggito alle “maglie” dei controlli; nella tarda serata di ieri qualche cittadino italiano ha realizzato dei video, poi postati su facebook, in cui si vedono persone, probabilmente di origine bulgara, che escono da un appartamento per entrare in un’altra abitazione, ipotizzando una “fuga” dalla zona rossa. Il Comandante della Polizia Municipale David Bonuglia ha così inviato una pattuglia, che con polizia e carabinieri hanno controllato l’area, accertando che si trattava di persone che risiedevano in una strada che non rientra tra quelle oggetto di “chiusura”, per cui avevano tutta la libertà di muoversi.
Tre braccianti e cinque residenti, invece, sono stati intercettati dalle forze dell’ordine perché avrebbero eluso i controlli. La Protezione civile è al lavoro per portare viveri e acqua alle persone residenti; il coordinatore Aldo Santamaria, con i volontari, si sta recando nei singoli appartamenti per convincere gli inquilini a farsi il tampone; un lavoro di mediazione necessario vista la ritrosia manifestata da alcuni residenti.
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mercoledì, 24 Giugno 2020 - 08:35
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