I Finanzieri del Comando Provinciale Milano, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica meneghina, hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare in carcere e a un decreto di sequestro preventivo per oltre 220 mila euro emessi dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di un professionista operante nel settore delle aste giudiziarie bandite dal Tribunale di Milano.
All’arrestato sono stati contestati molteplici reati (truffa aggravata, appropriazione indebita e falsa attestazione a pubblico ufficiale) e sono state, inoltre, eseguite perquisizioni presso i domicili e i luoghi nella disponibilità di tre persone fisiche che hanno agito in concorso con lo stesso.
Le indagini dei Finanzieri del Primo Nucleo Operativo Metropolitano di Milano, originate a seguito delle querele presentate da numerosi soggetti, hanno permesso di scoprire come il professionista, presentandosi quale intermediario tra i potenziali acquirenti e l’Ufficio delle aste giudiziarie, avrebbe posto in essere, con l’ausilio dei propri complici, una serie di truffe ai danni dei clienti interessati alle diverse aggiudicazioni. Il meccanismo truffaldino, realizzato anche attraverso operazioni di alterazione degli atti emessi dal Tribunale di Milano (come la sostituzione dei codici Iban per i versamenti da parte degli aggiudicatari delle aste), ha consentito agli indagati di dirottare illecitamente sui propri conti correnti ingenti somme di denaro destinate alle procedure d’incanto.
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mercoledì, 24 Giugno 2020 - 10:48
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