Il colosso Bayer raggiunge un accordo da oltre 10 miliardi di dollari per patteggiare decine di migliaia di azioni legali legate all’erbicida Roundup, al centro di tantissime cause per danni negli Stati Uniti con l’accusa di essere cancerogeno. La cifra include anche 1,25 miliardi di accantonamenti per far fronte a eventuali nuove cause per il diserbate ereditato con l’acquisizione di Monsanto nel 2018. Il patteggiamento riguarda circa 95.000 azioni legali, mentre altre 25.000 restano fuori per scelta ma se vogliono, potranno accedere all’accordo in un secondo momento.
«E’ come estinguere solo parte dell’incendio di una casa», afferma Fletch Trammell, avvocato di uno studio legale che rappresenta 5.000 persone che non hanno aderito al patteggiamento. L’intesa rappresenta una buona notizia per Bayer: rimuove parte dell’incertezza e le spese legali sostenute per i singoli processo, limita i danni di reputazione e rassicura gli investitori. Il susseguirsi dei processi negli ultimi anno ha infatti causato non pochi problemi a livello societario per Bayer, costretta a difendere ripetutamente l’acquisizione di Monsanto.
A questa decisione si è arrivato dopo lunghe trattative. Secondo alcuni, l’accordo, è stato agevolato dal coronavirus che ha fatto saltare, senza possibilità di riprogrammarli, molti degli appuntamenti in tribunale. Una parte dei soldi accantonati verrà destinata alla creazione di un comitato di esperti indipendenti. Il comitato dovrà chiarire se il glifosato causa il cancro e in quale quantità.
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giovedì, 25 Giugno 2020 - 10:31
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