I vigili del fuoco sono ancora a lavoro per rimuovere i detriti e appurare la verità. La verità sul crollo avvenuto ieri ad Albizzate, in provincia di Varese, che ha distrutto una famiglia di origine marocchina. Alle 17.33 il boato e la caduta di un cornicione, buona parte del tetto, in via Guglielmo Marconi. Il cornicione crollato faceva parte di un edificio commerciale che ospitava una lavanderia e una pizzeria. La struttura, 60 metri di lunghezza, è crollata interamente sul marciapiede. I vigili del fuoco ci hanno messo ore a rimuovere le macerie e stanno ancora lavorando.
Una madre, Fouzia Taoufiq di 38 anni, e suo figlio Soulaymane Hannach, di 5 anni morti sotto le macerie e la figlioletta di 15 mesi, Yaoucut, estratta viva ma deceduta poco dopo essere giunta nel reparto di rianimazione all’ospedale di Gallarate. Un altro figlio di 9 anni e il padre hanno assistito alla scena inermi, si sono salvati solo perché erano poco distanti. E’ rimasto illeso il sindaco del piccolo centro in provincia di Varese, Mirko Zorzo, che era a lavoro in uno degli uffici del centro commerciale. In quegli istanti stava uscendo dal fabbricato e solo per pochi istanti non è rimasto colpito dalle macerie.
«E’ stato un boato assurdo, come un’esplosione», ha raccontato una persona che lavora nell’edificio di fronte. La procura di Busto Arsizio ha aperto un’inchiesta per omicidio e disastro colposo, al momento a carico di ignoti. A coordinare le indagini di carabinieri e vigili del fuoco è il pm Nadia Calcaterra. Gli investigatori dovranno stabilire le cause del crollo, secondo i primi accertamenti un cedimento strutturale dell’edificio di archeologia industriale, a ridosso del centro del paese, che ora ospita alcune attività commerciali, tra cui quella del sindaco Mirko Zorzo e una pizzeria. L’intera area è stata isolata e l’edificio è stato messo in sicurezza insieme con il fabbricato ‘gemello’ in cui si trova un supermercato, che è stato fatto chiudere. «Con immenso dolore apprendo dell’incidente avvenuto ad Albizzate», commenta il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che esprime «il dolore di tutti i lombardi unendomi in preghiera».
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giovedì, 25 Giugno 2020 - 08:55
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