Gli scritti dell’esame di avvocato svoltosi a dicembre a Napoli sono stati già corretti e, stando alle indiscrezioni, solo il 35% degli aspiranti legali avrebbe superato l’esame. Una «barzelletta» secondo il presidente dell’UpAvv (Unione praticanti avvocato) Claudia Majolo che parla anche di «comiche finali»: la Commissione esaminatrice dei compiti svolti a Napoli, quella di Milano, avrebbe corretto 12mila scritti in poco più di un mese.
«Secondo alcune indiscrezioni – dichiara – la Commissione esaminatrice di Milano alla quale sono stati assegnate le correzioni sarebbe in procinto di spedire gli elaborati corretti già la prossima settimana, con una percentuale del 35% degli ammessi. Se tale notizia fosse confermata, sarebbe la più grande barzelletta della storia delle correzioni degli esami abilitanti la professione forense». Così, in un comunicato, Claudia Majolo,
«Già è noto – aggiunge Majolo – che nella maggior parte dei casi, gli scritti non vengono neanche letti. Ma qui siamo all’inverosimile. La corte di Appello di Milano (che presumibilmente avrà iniziato la correzione nella fase due, avendo annunciato di non essersi avvalsa della correzione da remoto) ha corretto 12 mila (dodicimila!) elaborati dal 18 maggio ad oggi. Ci immaginiamo il Presidente ed e i suoi commissari, impegnati in una correzione ‘matta e disperatissima’, giorni e notti intere sui compiti».
«Siamo veramente alle comiche finali, – conclude la praticante avvocato – l’ultimo atto di una situazione tragicomica che non poteva finire peggio. Lacrime a parte, si è persa una grande occasione di cambiamento, di riforma di un sistema antiquato e che tende a bloccare completamente le nuove generazioni che vorrebbero affacciarsi al mondo della professione».
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martedì, 30 Giugno 2020 - 10:56
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