Da oggi gli orfani di donne vittime di femminicidio potranno accedere a un fondo specifico. Nella giornata di oggi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale per la gestione e la ripartizione del fondo per le vittime di femminicidio. Nello specifico, i figli minorenni e maggiorenni delle donne uccise da compagni, mariti, conviventi, ex, padri e fratelli potranno usufruire delle borse di studio, del sostegno per l’orientamento e la formazione per l’occupazione, degli incentivi per le assunzioni, delle spese mediche previste dalla legge che tutela bambine, bambini, ragazze e ragazzi orfani spesso di entrambi genitori e vittime due volte, perché hanno in gran parte assistito alla violenza e all’uccisione della madre e si trovano in molti casi privi di entrambi i genitori. Anche le famiglie affidatarie verranno sostenute economicamente, come disposto dalla normativa.
«Si tratta di un provvedimento importante, che ha subìto un ritardo dovuto all’emergenza Covid e che rende disponibili 14,5 milioni di euro per il 2020 e 12 milioni all’anno dal 2021 al 2024. Siamo molto soddisfatti di questo lavoro», commenta la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere.
Soddisfazione è stata espressa anche da Forza Italia: «E’ un piccolo importante passo, anche se arrivato in ritardo, che è stato possibile realizzare grazie alla determinazione di Forza Italia – è il commento della senatrice di Forza Italia, Maria Rizzotti, vicepresidente della Commissione di inchiesta sul Femminicidio e la violenza di genere – Da sempre infatti abbiamo sostenuto che uno Stato che si definisce civile non possa abbandonare gli orfani per crimini domestici e le famiglie affidatarie, che spesso si ritrovano in gravi difficoltà economiche dopo aver affrontato una tragedia inimmaginabile. Ci auguriamo ora che si possa vigilare seriamente sulla distribuzione di queste risorse che potranno consentire a tanti orfani di ottenere un minimo di giustizia e continuare a vivere dignitosamente».
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giovedì, 2 Luglio 2020 - 13:04
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