E’ tornato in libertà l’ex procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo, agli arresti domiciliari dallo scorso 19 maggio. Capristo era stato arrestato con l’accusa di pressioni su una giovane pm, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, accogliendo l’istanza della difesa dell’ex procuratore, ha disposto la revoca della misura. Nei giorni scorsi l’ex capo della Procura di Potenza aveva chiesto giudizio immediato, che inizierà il prossimo 12 ottobre.
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E tornano in libertà anche i tre imprenditori di Bitonto (Bari) Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo, imputati con Capristo nel processo dinanzi al Tribunale di Potenza, sulle presunte pressioni nei confronti di Silvia Curione, ex pm di Trani dov’era prima in servizio Capristo, perché avviasse un ingiusto procedimento per usura nei confronti di una persona «infondatamente» denunciata dagli imprenditori. Il gip di Potenza Antonello Amodeo ha ritenuto cessate le esigenze cautelari, accogliendo l’istanza di revoca presentata dai difensori, gli avvocati Pino Giulitto e Giovanni Capaldi. I tre imprenditori tornano in libertà, dopo tre mesi agli arresti domiciliari, all’indomani del giudizio immediato chiesto e ottenuto per tentata concussione dalla Procura di Potenza (il processo inizierà il 12 ottobre).Due giorni fa la revoca della misura era stata disposta per l’ispettore Scivittaro, che ha chiesto il patteggiamento a 1 anno e 10 mesi di reclusione.
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venerdì, 21 Agosto 2020 - 19:05
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