E’ il numero più alto di contagi più alto dallo scorso 16 maggio, quello che è stato registrato ieri in Italia. Sono infatti 845 i nuovi positivi, 203 in più rispetto alle 24 ore precedenti, mentre i decessi sono stati 6. Secondo i dati del Ministero della Salute inoltre i tamponi processati sono stati 77mila, quindi 6mila in più del giorni precedente. L’impennata si è registrata, a livello regionale, in Veneto (+159), Lombardia (+154) e Lazio (+115) dove si è avuto il maggior incremento di contagiati. Per quanto riguarda la Campania, ieri il bollettino regionale indicava 53 nuovi casi, di cui 12 riguardanti persone rientrate dall’estero o contatti con precedenti rientri, su 2381 tamponi.
L’indice di contagiosità Rt risulta essere superiore a 1 in cinque regioni, secondo il monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute relativi al periodo compreso fra il 10 e il 16 agosto. Il valore più alto di Rt è stato rilevato in Umbria (1,34), seguita da Abruzzo (1,24), Veneto (1,21), Lombardia (1,17) e Campania (1.02). L’indice Rt risulta invece pari a zero in Basilicata e Molise.
«In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 grazie alle misure di lockdown, l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento – si legge nel Monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute sull’andamento del contagio. «Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto ma con una tendenza – afferma il documento – all’aumento da tre settimane». Nel caso non vengano osservate le misure di sicurezza e le quarantene «nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un ulteriore aumento nel numero di casi a livello nazionale».
La maggior parte dei casi è stata contratta sul territorio nazionale, mentre risulta importato da stato estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio. Inoltre è scesa intorno a 30 anni l’età più frequente nella quale avvengono i contagi. «In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars-CoV-2 – si legge nel documento – con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 30 anni». I casi di infezione diagnosticati recentemente sono legati soprattutto ad attività ricreative, risultano essere meno gravi e in maggioranza asintomatici.
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venerdì, 21 Agosto 2020 - 08:36
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