Una manifestazione contro “multe e denunce” arrivate per aver «preso parte a una iniziativa del 23 maggio scorso»: è quanto denunciano i disoccupati del Movimento di lotta 7 novembre che, oggi a Napoli, hanno organizzato un presidio davanti alla sede Rai di Napoli. Multe per non aver rispettato le norme per il distanziamento anti Covid che risalgono sia alla manifestazione del 23 maggio sia a quella del 13 agosto, iniziativa simbolica contro l’impossibilità di andare in vacanza. E denunce per i tafferugli della manifestazione di maggio.
«Oltre 40 multe e denunce – lamentano – per aver rivendicato l’applicazione degli impegni assunti dalle istituzioni, rivendicare garanzia di salario, lavoro utile, rispetto della salute ed erogazione casse integrazioni». Lo scorso 23 maggio, poco dopo la fine del lockdown, i disoccupati si ritrovarono in piazza Dante per una manifestazione «responsabili verso la nostra salute, ma non obbedienti» delle norme imposte dall’emergenza sanitaria. «In questi mesi, mentre per un verbale della Prefettura sugli incontri con disoccupati, licenziati e lavoratori abbiamo dovuto aspettare un eternità – evidenziano – sono fioccate fino dentro casa decine e decine di denunce e multe a disoccupati, lavoratori e attivisti napoletani».
«Per padroni sgravi e valanga di soldi, le istituzioni rispondono ai diktat di Confindustria e i vari Billionaire – proseguono – mentre per disoccupati e lavoratori solo multe, denunce e mazzate contro scioperi e ragioni di chi sta pagando il costo di questa crisi«. E così, in tanti, oggi hanno manifestato portando con sé i verbali e protocolli stampati, «da cui emergono gli impegni presi dalle istituzioni”. «Servirebbe – concludono – un Piano generale per il lavoro su scuola, sanità, trasporto, messa in sicurezza dei territori».
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mercoledì, 2 Settembre 2020 - 17:16
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