“Il ritorno alla bellezza” è il filo conduttore che, nella giornata di ieri (mercoledì 9 settembre), ha unito i partecipanti alla presentazione del progetto di assegnazione di Villa Cesarano, ex abitazione del boss dell’omonima cosca camorristica (attiva a Pompei), situata a Torre Annunziata. Bellezza che si rivelerà nelle forme di un ostello della gioventù e che aderirà al movimento europeo “Hostelling International” e ai Programmi Erasmus. Una scelta che ben si concilia con la posizione dell’edificio, a metà strada tra il Parco nazionale del Vesuvio, gli scavi archeologici di Pompei e l’Antica Oplontis.
L’ospitalità sarà solo una parte del progetto, poiché la casa della famiglia del ras di Ponte Persica sarà anche un luogo della memoria. Attraverso una mostra permanente, infatti, racconterà «la storia di morte e di devastazione socioeconomica di un ampio territorio, dove molte sono state le vittime innocenti», per dirla con le parole di Nello Tuorto, presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura Finetica, che ha coordinato gli interventi. In collaborazione con le università, inoltre, verrà realizzato un Centro studi e ricerche «per approfondire la dimensione internazionale che stanno assumendo le mafie».
Il progetto vedrà la luce dopo la ristrutturazione dell’edificio che dovrebbe durare circa un anno. Assegnataria del bene è la cooperativa sociale di Somma Vesuviana Metanova, del network di Libera, responsabile del progetto è Luciano Donadio. Al fine riuscire nel recupero e nel riutilizzo dei beni sottratti alla camorra, il prefetto Bruno Corda, alla sua prima uscita pubblica da quando è Direttore dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati, ha promesso la vicinanza dell’Agenzia agli enti locali e del terzo settore.
Villa Cesarano non sarà l’unico immobile simbolo del potere criminale recuperato. «Siamo pronti col progetto preliminare di Palazzo Fienga (il fortino del clan Gionta di Torre Annunziata per il tavolo romano. – ha dichiarato l’assessore al Patrimonio Emanuela Cirillo – il prossimo mese invece metteremo mano a Villa Adele, conosciuta come Villa Tamarisco».
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giovedì, 10 Settembre 2020 - 13:45
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