Esami ‘facili’ alla Link Campus University di Roma, la procura di Roma chiude le indagini e chiede il rinvio a giudizio per 69 persone tra vertici dell’ente, docenti, ricercatori e numerosi studenti tra i quali ci sono diversi poliziotti. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di falsità materiale e ideologica e di associazione a delinquere.
Le presunte irregolarità riguardano il corso di laurea triennale in Scienze della politica e delle relazioni internazionali e quello magistrale in Studi strategici e scienze diplomatiche, in relazione agli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018. Stralciata, e ancora al vaglio degli inquirenti, la posizione di una docente della Link e di uno studente. Secondo il pm Christine von Borries le modalità di effettuazione degli esami non sarebbero state corrette per vari aspetti. Contestata la mancata frequenza alle lezioni e il fatto che la struttura consentiva di sostenere gli Esami a Firenze (una volta è successo anche a Bologna) anziché nella sede di Roma della Link Campus, come ritenuto d’obbligo. Inoltre alcuni docenti avrebbero consegnato prima delle prove d’esame le domande o i temi agli esaminandi, e, sempre le accuse, gli stessi docenti avrebbero permesso di consultare liberamente Internet e, in buona sostanza, di copiare dal web le risposte.
Tra gli studenti figurano molti poliziotti in servizio presso la questura di Firenze. Sarebbero stato il sindacato Siulp, secondo quanto accertato, a indirizzarli verso la Link Campus, in virtù di una convenzione siglata tra la Link Campus e la Fondazione sicurezza e libertà, di cui era presidente e legale rappresentante il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. Sempre in base a quanto emerso, per ogni persona iscritta alla Link proveniente dal Siulp o comunque vicina al sindacato, alla Fondazione sicurezza e libertà sarebbe stata versata parte della quota di iscrizione, circa 600 euro.
Tra le persone che dovranno comparire dinanzi al giudice dell’udienza preliminare a seguito della richiesta di rinvio a giudizio vi sono l’ex ministro Vincenzo Scotti, che è presidente dell’ateneo privato, i vertici amministrativi del’ente, docenti, ricercatori, numerosi studenti tra cui molti poliziotti, e il segretario generale del sindacato di polizia Siulp Felice Romano.
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giovedì, 24 Settembre 2020 - 18:56
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