Sport, scontro nel Governo su riapertura ai tifosi. Speranza contro Spadafora: «Priorità è la scuola, non gli stadi»


E’ scontro tra fazioni sul ritorno dei tifosi negli stadi. Se il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il viceministro alla Salute Sileri provano a dare qualche segnale di apertura, arriva immediato lo stop del ministro della Salute Roberto Speranza.

Qualche giorno fa il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva dato il via libera all’ingresso di mille spettatori negli impianti per gli eventi sportivi. Decisione che i più avevano interpretato come una prima apertura verso il mondo del calcio e verso i tifosi. «Il mio obiettivo è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti» spiegò Spadafora.

Parere condiviso anche dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri secondo cui mille tifosi allo stadio non sono sufficienti. «Pensate all’Olimpico. Quando si mantiene una distanza di 2 metri, con regole precise, senza abbracci e con mascherina e igienizzanti, penso si possa portare ad un terzo della capienza. All’Olimpico si può arrivare a 20mila persone, anche 25» ha affermato.

Ma se per il mondo del calcio gli spettatori sono essenziali per andare avanti, con un giro di miliardi che ruota attorno al tifoso, non la vede così il ministro alla Salute Roberto Speranza che ieri prontamente ha stoppato il suo viceministro Sileri. «La priorità è la scuola, non sono gli stadi» ha sottolineato Speranza lanciando la palla avanti. Deludendo l’attesa di tanti tifosi pronti a indossare la sciarpe e a tifare la loro squadra. Per ora non se ne parla, bisognerà attendere ancora.

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giovedì, 24 Settembre 2020 - 08:46
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