Tredici micro telefoni cellulari, completi di carta sim e caricabatterie, sono stati trovati nella giornta di ieri, sabato 26 settembre, dalla polizia penitenziaria del carcere di Asti in un pacco postale indirizzato a un detenuto. Lo rende noto l’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria.
«L’Osapp da tempo denuncia violente aggressioni, offese, sputi perpetrati ai danni del personale di polizia penitenziaria e invece oggi come nei mesi scorsi, solo grazie alla prontezza del medesimo personale si è evitato e si sta evitando che la Casa Reclusione di Asti divenga un centro telefonico pubblico, chiaramente ‘illecito’, trasformando l’istituto penitenziario in una sorta di Call Center», afferma il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci. «Pleonastico rammentare che il personale di Polizia Penitenziaria di Asti opera in condizioni estreme per la gravissima e nota carenza di organico e, nonostante ciò, i pochi agenti presenti hanno portato a termine i propri compiti istituzionali con spirito di abnegazione e senso del dovere».
Beneduci, a nome dell’Osapp, esprime apprezzamento per la polizia penitenziaria, e invita il ministro Bonafede e il Capo del D.A.P. ad analogo riconoscimento.
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domenica, 27 Settembre 2020 - 13:11
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