Il concorso straordinario per la scuola inizierà il prossimo 22 ottobre. Lo ha deciso il ministero dell’istruzione al termine dell’incontro con i sindacati. In ‘palio’ ci sono 32mila posti e riguarderà i docenti precari che hanno svolto almeno tre anni di servizio. Il concorso si svolgerà in più giorni fino al 9 novembre
La prova del concorso sarà composta da 5 quesiti a risposta aperta e da un quesito in lingua inglese e si svolgerà in una singola giornata. Inoltre, viene spiegato, ci sarà un protocollo di sicurezza specifico per le prove concorsuali, per le sedi di concorso. Per lo svolgimento si utilizzeranno non solo le sale informatiche delle scuole coinvolte ma anche le aule universitarie degli atenei che hanno offerto la loro collaborazione.
Sono inoltre stati riaperti i termini per la presentazione delle candidature per le commissioni, il problema è come svolgere in sicurezza un concorso con tanti candidati. I sindacati hanno sollevato dubbi che riguardano principalmente la sorveglianza, le sanificazioni e i rischi che l’operazione imponente di realizzazione del concorso inevitabilmente comporta.
Camilla Sgambato, responsabile scuola del Partito democratico, sottolinea come «farlo ora significa stressare le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale» e aggiunge che «fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ogni ripensamento è possibile, la decisione spetta al ministero dell’Istruzione».
Per l’esponente Pd un altra difficoltà da afforontare è la presenza di qualche candidato in quarantena, «magari per un positivo presente nella scuola in cui insegna: va cercata una soluzione, per esempio trovando un’altra data per questi candidati o facendo loro svolgere la prova tutti in una stessa scuola: sarebbe ingiusto non farli partecipare al concorso». Inoltre ci sono docenti precari cge, dovendo partecipare alle prove del concorso, lascerebbero la cattedra che hanno appena preso per 5-6 giorni. «Solo in Lombardia la gran parte sono docenti delle regioni meridionali: spostare il concorso a Natale sarebbe insomma la cosa più giusta da fare». Proposta che però è già stata respinta del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato.
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lunedì, 28 Settembre 2020 - 17:18
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