Un tentativo di rapina, l’intervento tempestivo della polizia e il conflitto a fuoco. Napoli si sveglia questa mattina con l’ennesima storia di micro-criminalità bagnata di sangue. Un ragazzino di 17 anni, residente nel quartiere di Forcella, è rimasto ucciso: si chiamava Luigi Caiafa.
E’ accaduto in via Duomo, dove il minorenne, insieme a un complice di un anno più grande, stava tentando una rapina ai danni di tre automobilisti. Un equipaggio dei Falchi è immediatamente intervenuto e nel corso dell’azione è scaturito un conflitto a fuoco che è costato la vita al 17enne. Il complice 18enne, invece, è stato bloccato e arrestato: si tratta del figlio di Genny la carogna, al secolo Gennaro De Tommaso, ossia l’ex capo ultrà dei Mastiffs il cui nome e volte sono divenuti noti a tutta Italia in occasione dei drammatici scontri del 3 maggio del 2014 a Roma che portarono all’omicidio del tifoso azzurro Ciro Esposito. De Tommaso è passato a collaborare con la giustizia nel 2019 a seguito di una pesante sentenza di condanna per traffico di droga.
Sequestrata l’arma – che non si sa ancora se era giocattolo – in possesso della coppia di giovani malviventi. Sequestrato anche lo scooter in sella al quale viaggiavano i due ragazzini: è risultato rubato.
L’episodio ha riportato alla memoria quanto accaduto nella notte tra il 29 febbraio e il primo marzo scorso a Santa Lucia, quando il 15enne Ugo Russo rimase ucciso mentre stava tentando la rapina a una doppietta ferma in macchina in via Generale Orsini. Una delle vittime, giovane carabiniere libero dal servizio, esplose alcuni colpi di pistola e ucciso Russo. (Seguono aggiornamenti)
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domenica, 4 Ottobre 2020 - 10:32
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