Che Italia Viva non fosse d’accordo con la chiusura delle scuole (e conseguente didattica a distanza, laddove possibile) decisa dal governatore Vincenzo De Luca, lo si era già capita con l’intervento di Matteo Renzi di qualche giorno fa.
Ieri, a confermare la distanza di vedute tra i renziani e il presidente della Regione Campania, ci ha pensato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano ma anche coordinatore di Iv per la provincia di Napoli: «Le scuole chiuse e le sale bingo aperte. Non sono d’accordo con la nuova ordinanza». «Sono consapevole e preoccupato, sia come genitore che come sindaco, per la repentina risalita della curva dei contagi – sottolinea Buonajuto – e che la situazione non debba essere sottovalutata, ma al contempo provo un senso di amarezza e di dispiacere per bambini e studenti che saranno privati di un momento di crescita e condivisione che può avvenire solo in classe».
Nei giorni scorsi il sindaco Buonajuto ha affrontato in lunga intervista con Giustizia News24 – nel corso della quale si è parlato anche di politica e delle future elezioni a sindaco di Napoli – alcuni aspetti centrali di questa nuova ondata di contagi e delle misure che tra Governo centrale e Regione stanno adottando per cercare di arginare la risalita dei casi positivi. Se da un lato Buonajuto non si è detto contrario a qualche ‘sacrificio’, il sindaco di Ercolano ha bocciato categoricamente un nuovo lockdown, ha espresso la necessità di prevedere aiuti per le imprese in sofferenza e ha affrontato soprattutto il tema dei rimborsi a seguito di concerti, cerimonie, voli saltati, lanciando una sua proposta che va a tutela dei consumatori. (Per leggere l’intervista basta cliccare sul link: Covid, Buonajuto: «Preoccupato per il wedding, è stato asfaltato. Si intervenga con leggi sui rimborsi per eventi annullati»)
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domenica, 18 Ottobre 2020 - 08:43
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