La Lombardia stremata dai contagi valuterebbe il lockdown totale. L’indiscrezione del quotidiano Il Messaggero viene però seccamente smentita dal governatore Attilio Fontana: «Sono fake news». Lo stesso Fontana ha spiegato che la Regione aveva già ieri smentito l’ipotesi di un lockdown generalizzato.
La situazione nella Regione più colpita nei mesi scorsi dal virus è complicata. Solo ieri il bollettino quotidiano parlava di 3570 casi in più, 2023 solo in provincia di Milano. Secondo le indiscrezioni dunque si sarebbe voluto dare il via al coprifuoco totale, una misura drastica dopo il primo intervento con cui l’amministrazione regionale aveva imposto il blocco della mobilità dalle 23 alle 5, la didattica a distanza nelle scuole superiori, la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana. Misure smentite dal presidente lombardo che in queste opre sta incontrando le organizzazioni di categoria.
In Lombardia negli ospedali «la situazione non è in alcun modo paragonabile, per ora, a quella che abbiamo vissuto a marzo – ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – Noi avevamo 12 mila posti letto (occupati, ndr) nelle pneumologie, oggi siamo a 2.300, 1.800 posti letto nelle terapie intensive, oggi siamo a 231. Però sta crescendo ed evidente che qualunque azione mettiamo in campo oggi i risultati li vedremo tra 15 giorni».
«Ci stiamo preparando – ha spiegato Gallera – al fatto che questi numeri continueranno a crescere in maniera significativa per i prossimi 15 giorni, quindi abbiamo sospeso le attività procrastinabili e non urgenti nei presidi territoriali, lasciando invece negli hub sia la cura dei pazienti Covid più complessi sia le patologie tempodipendenti e oncologiche. Teniamo per ora aperte le attività ambulatoriali, quindi siamo ancora in una fase in cui ci stiamo occupando del Covid ma cerchiamo di tenere aperto anche il resto della sanità».
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martedì, 27 Ottobre 2020 - 09:40
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