Uno spettro si aggira nelle case degli italiani, quello di un Natale in lockdown, senza parenti, nemmeno quelli stretti se non conviventi, o con un numero ‘contingentato’ di persone intorno alla tavola del cenone. Come vivremo la Natività del funesto anno 2020? Chiarezza, con tutta probabilità, si avrà dal 3 dicembre, ovvero dal giorno in cui scade l’ultimo Dpcm e il Governo dovrà annunciare le nuove misure anticontagio. A sentire quello che da giorni vanno dichiarando in tv e sui giornali esperti, virologi e anche rappresentanti del Governo (dal premier Giuseppe Conte alla sottosegretario alla Salute Zampa) il Natale del 2020 dovrà essere orientato alla massima responsabilità e al rigore. Tradotto: saranno gli italiani a doversi sacrificare scegliendo di celebrare l’attesa festa tra pochi intimi (al massimo sei persone) e senza i pranzi e le cene sfarzosi che caratterizzano, soprattutto al Sud e in Campania, questo periodo dell’anno. Ma per lo shopping natalizio?
Il periodo economico è quello che è: il Pil è crollato, gli acquisti non tirano, l’ottimismo dei consumatori è ai minimi storici: dare una stretta anche al Natale significherebbe dare una mazzata ulteriore ai commercianti e alle imprese. Per evitare il tracollo, dunque, secondo prime anticipazioni, il Governo potrebbe decidere per il contingentamento degli acquisti nei negozi, proseguendo sulla linea già seguita che è quella di chiudere i centri commerciali nel fine settimana o anche i negozi ‘non essenziali’, sempre nel week end.
Per quanto riguarda il capitolo degli spostamenti tra province e Regioni, sempre secondo quanto trapela sarà consentito il ritorno alla residenza e al domicilio. Non si dovrebbero però presentare le scene di ‘esodo di massa’ di marzo scorso, perché già si lavora in smart working e le università sono chiuse. Per le uscite serali, secondo un’anticipazione dell’Ansa il coprifuoco potrebbe passare dalle 22 alle 23 o 24 nel giorno della vigilia di Natale, con un allungamento orario per la vigilia di Capodanno così da consentire il rito del brindisi al nuovo anno, quest’anno più che mai simbolico, visti i 365 giorni di patimento del 2020.
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lunedì, 16 Novembre 2020 - 11:19
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