Che il numero di casi positivi al Covid nelle carceri italiane e in particolare in quelle della Campania stesse diventando preoccupante, era emerso proprio ieri quando l’Amministrazione penitenziaria ha divulgato i dati sul contagio.
Persino il segretario del sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, alla luce dei dati aveva sollecitato un provvedimento di concessione di domiciliari di massa utile ad alleggerire la presenza di detenuti nei penitenziari. E oggi, a confermare la gravità della situazione, arriva la notizia della morte di Raffaele De Iasio, responsabile sanitario del carcere di Secondigliano.
Il medico, di 61 anni, era ricoverato da giorno al reparto Covid dell’ospedale Cardarelli. Lascia una moglie e due figli. La notizia è stata data dal garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello: «Non trovo le parole adatte per ricordarlo, non ho parole per chi ancora continua a non prendere sul serio la pandemia nelle carceri. Solo un senso di vuoto, un senso di colpa». Un ricordo lo ha espresso anche il gruppo ‘Nessuno tocchi Ippocrate’: «Il nostro abbraccio va alla famiglia di Lello, uomo straordinario e medico che ha sempre messo davanti a tutto i suoi pazienti detenuti».
In base ai dati dell’Amministrazione penitenziaria nel carcere di Secondigliano vi sono 72 detenuti e 75 agenti della Penitenziaria positivi al Covid.
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sabato, 21 Novembre 2020 - 16:30
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