Le scelte per contrastare la diffusione del Covid-19 sin qui adottate dal Governo sono state «difficili ma necessarie», senza di esse «sarebbe stato impossibile mettere la curva sotto controllo». Ecco perché, in vista delle festività natalizie, è necessario non abbassare la guardia «se non vogliamo nuovi pesanti misure tra gennaio e febbraio».
Con queste parole il ministro della Salute Roberto Speranza anticipa al Senato alcune delle linee di «cautela e prudenza» che saranno adottate durante le festività allo scopo di mantenere un equilibrio tra la possibilità delle famiglie di trascorrere insieme il Natale e la necessità di impedire comportamenti ‘dissennati’ che comportino una nuova impennata di contagi: «C’è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi di una robusta cura di mantenimento. Non scambiare un primo raggio di sole per uno scampato pericolo». E quindi il Natale che verrà sarà un Natale votato alla sobrietà ma soprattuto alle «limitazioni» che «dovranno essere rafforzate».
Si va verso un divieto di spostarsi verso l’estero e si va verso un giro di vite per gli spostamenti tra Regioni e Comuni nei giorni più ‘intensi’ delle feste: «Vanno disincentivati gli spostamenti internazionali – anticipa Speranza – Vanno limitati spostamenti tra regioni e nei più importanti giorni di festa, ossia il 25-26 e 31 dicembre, vanno limitati anche gli spostamenti tra i comuni. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone».
Quindi Speranza richiama tutte le forze politiche all’unità: «Serve un grande patto paese con tutti dentro».
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mercoledì, 2 Dicembre 2020 - 10:06
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