Esame ‘farsa’ a Luis Suarez, cartellino rosso ai vertici dell’Università per Stranieri di Perugia: scatta la sospensione

Il calciatore Luis Suarez (foto tratta dal suo profilo Facebook ufficiale)

Il calciatore Luis Suarez svolse una prova falsa per la conoscenza della lingua italiana, al fine di ottenere quanto prima il riconoscimento della cittadinanza italiana necessaria per passare alla Juventus. Acquisto che non si è poi più concretizzato, tant’è che l’attaccante gioca ora tra le fila della società spagnola dell’Atletico Madrid. Quell’esame lampo svolto senza che il giocatore conoscesse nemmeno i rudimenti della lingua italiana creò scalpore e scandalo e oggi porta a una prima svolta nelle indagini con la sospensione dal pubblico ufficio dei vertici dell’Università per Stranieri di Perugia, presso cui si svolse l’esame.

Stando alle accuse, i contenuti della prova farsa sarebbero stati comunicati preventivamente a Suarez «giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università». E’ quanto emerge dagli ulteriori accertamenti condotti dalla guardia di finanza coordinata dalla procura del capoluogo umbro. Gli accertamenti investigativi hanno consentito «di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per ‘accelerare’ il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento».E’ quanto emerge da una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sugli ulteriori sviluppi dell’indagine Suarez.    

Sospesa per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza le ha notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva. Stesso provvedimento per il direttore generale Simone Olivieri, per la professoressa Stefania Spina e per il componente della commissione “Celi Immigrati”,prof. Lorenzo Rocca. Ipotizzati la violazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e falsità ideologiche in atti pubblici.

venerdì, 4 Dicembre 2020 - 13:04
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