Un altro detenuto del carcere di Poggioreale a Napoli deceduto: si tratta di Amodio Di Donato, 53 anni, napoletano, deceduto nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Cardarelli per arresto cardiocircolatorio. Il suo fine pena era il 2024. E’ accaduto ieri, domenica 6 novembre, e ne ha dato notizia il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello.
«Oltre al cancro del sovraffollamento – spiega – nelle carceri, suicidi, atti di lesionismo, morti per malattie, sono segnali e sintomi che dovrebbero mettere in allarme sia chi si occupa di carcere, sia la magistratura, sia la politica che l’opinione pubblica e il sistema dei mass-media». «Le condizioni strutturali di non pochi Istituti penitenziari, in primis Poggioreale – sottolinea – non consentono una efficace attività di prevenzione. I detenuti con malattie croniche, quali i cardiopatici, diabetici, i malati oncologici, quelli che patiscono malattie respiratorie, coloro ai quali e’ stato diagnosticato l’Hiv o l’epatite C, necessitano con urgenza di misure alternative al carcere. La Cassazione è stata chiara: ogni detenuto ha diritto a morire con dignità, in particolare se anziano o malato. Perché molti magistrati non considerano il complessivo stato morboso del detenuto e le sue precarie condizioni di salute e di afflizione in pochi metri quadrati?».
Infine, il Garante su Poggioreale si rivolge al Provveditore campano delle opere pubbliche Giuseppe D’Addato: «Quando partirà la gara di 12 milioni di euro per ristrutturare i padiglioni fatiscenti di Poggioreale, nei quali vi sono stanze con pareti piene di muffa e umidità, fili elettrici scoperti, servizi igienici senza porte e senza docce? Quando questi fondi saranno usati per rendere vivibili spazi di socialità, di trattamento, di attività di recupero? Le omissioni e la noncuranza, in questo caso, sono reati gravi. Quanti altri decessi devono verificarsi tra i detenuti per far indignare anche l’opinione pubblica?».
lunedì, 7 Dicembre 2020 - 15:05
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