«Una entusiasmante sfida contro la corruzione»: così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha commentato l’avvio del suo progetto, che segue idealmente il percorso avviato con il decreto ‘Spazzacorrotti’, per creare una task force di esperti che discuta di corruzione a ogni livello e metta nero su bianco proposte concrete per combattere una delle piaghe che hanno negli anni rallentato lo sviluppo del Paese e la maturazione della sua classe dirigente.
Nel corso di una diretta Facebook sulla sua pagina social Bonafede ha annunciato dunque il varo della cosiddetta ‘Alleanza contro la corruzione’, ovvero una consultazione pubblica di esperti che dovranno «fare il punto» sull’assetto dato dal nostro Paese alla lotta ai corrotti, dalla Legge Severino in poi.
Ieri è stato approvato il decreto costitutivo dell’iniziativa che vedrà in campo esperti in diverse materie (dal diritto penale al diritto amministrativo, dalla scuola alla comunicazione alla statistica): menti ‘illuiminate’ che si divideranno in gruppi di lavoro per le diverse tematiche. Al centro dei lavori, ha spiegato Bonafede, soprattutto le implicazioni penali, l’impatto delle misure di prevenzione amministrativa, il nodo della privacy, la regolamentazione dei contratti pubblici, la semplificazione.
«Un’analisi a 360 gradi – ha affermato – di 60 esperti di primissimo piano». Ciascun gruppo elaborerà infine un elaborato «cognitivo e propositivo» e infine verrà messo nero su bianco un documento di sintesi a cura dei vertici di istituzioni giudiziarie e accademica e dei «protagonisti della storia italiana della lotta alla corruzione». Un patto tra professioni e saperi diversi, spiega Bonafede «quanto mai necessario in questo periodo di pandemia e fondi statali ed europei per i quali si rischia la dispersione e l’accaparramento criminale».
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martedì, 8 Dicembre 2020 - 10:38
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