Mentre la Campania si allontana dalla cima della triste classifica sul maggior numero di nuovi positivi, il Veneto – che è sempre stata in ‘zona gialla’ – scavalca la Lombardia. E lo fa sia in termini di contagi che di decessi, dando il là alle opposizioni in Consiglio regionale per una polemica politica sull’efficacia delle misure poste in essere dal governatore Luca Zaia.
E’ questa in sintesi la fotografia dei dati sull’andamento della diffusione del Coronavirus scattata in tutta Italia nelle ultime 24 ore.
Dati cui il premier Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e la maggioranza di Governo guardano con particolare attenzione per capire se integrare il cosiddetto ‘Dpcm Natale’ con nuove stringenti misure o se lasciare inalterato il quadro delle disposizioni in vigore dal 4 dicembre al 7 gennaio. Chiaro il suggerimento dei tecnici: evitare una zona gialla generalizzata come inizialmente prospettato dal premier Conte. «Con l’Italia in zona gialla il pericolo non sarà scampato», ha evidenziato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza durante la conferenza stampa al Ministero della Salute.
Sul piano nazionale sono 14.844 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 per un totale di 1.870.576 dall’inizio dell’epidemia. I morti nelle ultime 24 ore, invece, sono 846. Quanto ai tamponi effettuati oggi sono 162.880 rispetto ai 103.584 di ieri, con il rapporto positivi-tamponi che scende al 9,1 per cento. In calo gli attualmente positivi che oggi sono 663.313, in diminuzione di 11.796 unita’ rispetto a ieri. In aumento i dimessi/guariti odierni sono 25.789, per un totale di 1.141.406 dall’inizio dell’epidemia. Scende ancora, a 3.003, il numero delle persone ricoverate nelle ultime 24 ore in terapia intensiva, 92 in meno da ieri. In calo il totale dei ricoverati con sintomi che si attesta a quota 27.342 unità. A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di contagi sono il Veneto (3.320), la Lombardia (2.404), l’Emilia Romagna (1.238), il Lazio (1.159) e il Piemonte (1.106). Seguono Sicilia (+1.087) e Puglia (+1.023). Assai distaccata al Campania, che resterà in zona arancione sino al 20 dicembre, con i suoi 647 nuovi casi, di cui 579 asintomatici e 68 sintomatici, su tamponi 8.441. I deceduti sono 50, di cui 22 nelle ultime 48 ore e 28 in precedenza ma registrati ieri, e il totale dall’inizio della pandemia sale a 2.390. I nuovi guariti sono 3.025, per un totale di 83.068. Dei 656 posti letto di terapia intensiva, sono occupati 123; dei 3.160 posti letto di degenza, compresi i privati, sono occupati 1.720.
E il Veneto si aggiudica anche un altro triste primato, quello relativo ai decessi. Il ‘bollettino’ segna 165 decessi, un record per la seconda ondata della pandemia. Dal canto suo Luca Zaia prova a ridimensionare la cifra: spiega che si tratta di un «dato alto» ma precisa che a questa triste cifra si arriva conteggiando anche i decessi di ieri. «Ho l’obbligo di dirvi che ieri avevamo solo 25 decessi e non era possibile – spiega – . Lo dico perché sono stati caricati i dati di ieri su oggi, lo dico per correttezza». La precisazione non frena però le polemiche.
Le opposizioni in Consiglio regionale chiedono che Zaia riferisca in Aula sulla pandemia: «E’ quantomeno inopportuno cominciare a parlare di bilancio, un bilancio fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria, senza sapere cosa succede nelle nostre Rsa e sul territorio. Non possiamo parlare di bilancio senza confrontarci sulla situazione della pandemia: fuori dall’aula di Palazzo Ferro Fini è in corso una tragedia, non possiamo chiuderci dentro a quattro mura e continuare come se nulla fosse. Siamo più preoccupati delle cifre dei contagi e dei decessi, che di quelle contenute nelle pieghe del bilancio. Siamo consapevoli, visto il momento, che il Presidente non possa essere sempre presente in aula. Ma a tutto c’é un limite: il Consiglio non può essere sistematicamente scavalcato e ignorato perché è il luogo dove siedono i rappresentanti dei cittadini e soprattutto perché è la sede in cui si può decidere di destinare risorse a chi è in difficoltà».
martedì, 15 Dicembre 2020 - 18:39
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