Mentre l’Italia si prepara alla ‘Vaccine day’ del 27 dicembre, sul darkweb (quella parte di internet non accessibile con i comuni browser e motori di ricerca) vengono già pubblicizzate le dosi di vaccino. A fare la scoperta è stato un gruppo di ‘hacker buoni’ italiani, il team cyber-security di Yarix, società italiana che si occupa di sicurezza informatica. I particolari della scoperta li ha approfonditi Nicola Bressan del team di tecnici, che si occupa di scandagliare il web ‘in incognito’, lavorando in modo molto simile a quello degli 007, per evitare le minacce cibernetiche e per scoprire le tendenze del ‘mercato nero’ legato al Covid.
La notizia è stata rilanciata dall’agenzia di stampa Agi, che ha avuto modo di parlare con Nicola Brassan parlando di alcuni aspetti della vicenda. “Sono una ventina i ‘black market’ famosi, che hanno messo in mostra test rapidi, farmaci inizialmente vietati dall’Aifa, come l’idrossiclorochina. E, nell’ultimo periodo, proprio i vaccini a marchio Pfizer-Biontech, sfruttando il fatto che sia il primo entrato in commercio”, ha spiegato Brassan. Il team di informatici ha poi scovato almeno”5 o 6 venditori che si dichiarano basati in Inghilterra o in America, e che hanno sparso sul darkweb almeno un centinaio di inserzioni. Si tratta di ‘negozi’ già ‘accreditati’ tra i clienti per la vendita di droga, allucinogeni, oppiacei. E che hanno scelto questo nuovo mercato proprio basandosi sull’affidabilità dimostrata in passato. Va però detto che, se un eventuale compratore volesse una dose del vaccino, sarebbe impossibile per lui verificare che si tratti di un preparato reale; per assurdo andrebbe fatto analizzare in un laboratorio proprio della casa madre, perché la formula è segreta”.
Non solo vaccini però. Sul mercato nero legato al Covid si trovano anche certificati falsi: “In un ‘blog’ russo abbiamo trovato attestati di positività e negatività falsi, con tanto di firma del medico, per una somma di circa 100 euro”.
venerdì, 25 Dicembre 2020 - 10:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA