Voragine nell’Ospedale del Mare a Napoli, De Luca: «Problema idrogeologico». Il ministro Bellanova: «Inconcepibile»

ospedale del mare voragine
La voragine apertasi nel parcheggio dell'Ospedale del Mare a Napoli

Un «crollo impressionante» ma «per fortuna tiriamo un sospiro di sollievo». Il governatore della Regione Vincenzo De Luca commenta così l’apertura della voragine in un’area parcheggio dell’Ospedale del Marea a Ponticelli (periferia est di Napoli), elevato a simbolo ‘sanitario’ nella lotta al Covid-19. Stamattina anche lui si è recato sul posto della voragine, lasciandosi ragguagliare dal direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.

«Sinceramente la paura che avevamo era che si pregiudicasse l’attività dell’ospedale. Grazie a Dio – prosegue – non è successo. Abbiamo avuto una piccola interruzione di corrente elettrica, non abbiamo avuto problemi di funzionalità. Dovremo chiudere il Covid residence per qualche giorno, ma in tre o quattro giorni si riprende».

Sulle cause della voragine arrivano, intanto, le prime indiscrezioni. Verdoliva ci ha tenuto a precisare che non si è trattato di un’esplosione ma di un’implosione: ciò significa che la causa del crollo è stata sotterranea. De Luca ha chiarito che si tratta di «problema idrogeologico», il che richiederà valutazioni importanti sul resto della zona dove sorge il complesso dell’Ospedale del Mare (progettato quasi 20 anni e completato solo negli anni più recenti). E’ possibile, infatti, che si verifichino altri cedimenti del terreno, anche all’interno della voragine che ha una profondità di 12 metri. Prima di procedere però bisognerà recuperare le tre auto inghiottite. «Per avere certezza sulle cause del crollo dobbiamo scendere nel piano sottostanti che però sono ancora pieni di acqua e fango – ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Napoli, Ennio Aquilino – Siamo nel campo delle ipotesi e per il momento tali devono rimanere. C’è la magistratura e ci saranno perizie specifiche che faranno luce su tutti gli aspetti. Probabile che ci sia stato un accumulo di acqua di questi giorni, nel terrapieno – spiega il comandante provinciale delle fiamme rosse -, che possa aver messo in crisi la struttura sottostante. Tra qualche ora, una volta scesi nei piati sottostante, si potrà verificare quanto ipotizzato».

L’accaduto ha sollevato, inevitabilmente, cori di polemiche. Tra le voci più ruvide quella del ministro per le Politiche Agricole Teresa Bellanova che su Facebook ha bollato l’evento come «inconcepibile».

«E’ inconcepibile – spiega – che in un Paese normale possa aprirsi una voragine di 2.000 metri quadrati a pochi passi da una struttura pubblica. Ci sarà tempo per definire le responsabilità e ora tutti gli sforzi siano dedicati al ridurre il più possibile la conta dei danni. Ma di fronte a quelle immagini siamo ancora una volta a chiederci se situazioni di questo tipo possono essere evitate, e come». Il ministro ha quindi invocato un efficace piano di investimenti sulle infrastrutture: «Per me la risposta è semplice: investimenti su infrastrutture, tutela del territorio, rafforzamento delle strutture sanitarie. E’ su questi temi – torna a dire Bellanova – che dobbiamo utilizzare al meglio e in tempi rapidi i soldi che arrivano dall’Europa, i 209 miliardi del Recovery e i 37 del Mes. Abbiamo già perso troppo tempo».

venerdì, 8 Gennaio 2021 - 12:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA