Ai fini della tutela della salute dei degenti, prevale, sulla volontà dei familiari, quella della dirigenza della struttura che ospita l’anziano. Questa, in estrema sintesi, la decisione del giudice tutelare del Tribunale di Sondrio che ieri ha accolto l’istanza di una Casa di Riposo (la Fondazione ‘Città di Sondrio’) con cui la dirigenza si opponeva alla decisione dei familiari di un anziano sotto tutela legale di non farlo vaccinare. Al no della famiglia, la dirigenza ha risposto interpellando il giudice che ha stabilito come prevalga, in questo caso, la volontà di chi dirige la struttura e non dei familiari della persona interessata.
Non è comunque finita, perché i familiari dell’uomo potranmno a loro volta presentare ricorso e ottenere una nuova pronuncia, non più monocratica ma collegiale, dal Tribunale o, in alternativa, entro dieci giorni portare via l’anziano dalla struttura.
La vicenda era finita sulle cronache locali qualche giorno fa; nella Casa di riposo lunedì scorso si era conclusa la prima fase di vaccinazioni che ha riguardato sia gli operatori della rsa che gli ospiti. La platea di questi ultimi è composta di 125, residenti in una della due strutture di cui è composta la Fondazione, e di 48. Esclusi gli anziani che non hanno potuto ricevere il vaccino per motivi sanitari, racconta ‘La Provincia di Sondrio’, sono rimasti due degenti non vaccinati per mancato consenso dei familiari. In un primo momento sono stati presentati due ricorsi, poi uno è stato ritirato con conseguente consenso alla vaccinazione; l’ultimo anziano rimasto senza somministrazione ha visto il proprio caso discusso dinanzi al giudice tutelare e risolto, al momento, con la ‘vittoria’ della Casa di cura.
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martedì, 26 Gennaio 2021 - 08:21
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