Crisi, ‘contiani’ già in lite: Sandra Lonardo fuori dal gruppo. Per il premier una sponda può arrivare da 2 senatori di Forza Italia


La stampella di Giuseppe Conte nasce già azzoppata. Sembra un paradosso, ma il gruppo parlamentare nato intorno alla figura del premier, che dopo le dimissioni attende l’esito delle consultazioni del presidente della Repubblica per la possibile nascita del ‘Conte ter’, non è stato neanche costituito che già perde pezzi. Il pezzo in questione è quello che, nel puzzle di questa crisi al buio, doveva inserire Sandra Lonardo Mastella, già autoproclamatasi ‘responsabile’ al momento del voto favorevole sulla fiducia a Conte in Senato (la scorsa settimana) e che fino a ieri era pronta anche a confluire dal Gruppo Misto al Gruppo Europeisti-Maie formato dai ‘responsabili’ per Conte. Così però non è andata.

Stando alle ricostruzioni giornalistiche, proprio a un passo dalla firma per la costituzione del gruppo lady Mastella, e il consorte Clemente impegnatissimo in questi giorni a fare la spola tra Benevento e Roma, ha scoperto che nella sigla era stato aggiunto il nome del movimento di Bruno Tabacci ‘Centro Democratico’. «A questo punto – avrebbe dichiarato Lonardo – che si aggiunga anche ‘Noi Campani’» ovvero il simbolo dei mastelliani. La richiesta non è andata a buon fine, il neonato gruppo si chiamerà ‘Europeisti-Maie-Centro Democratico’, risultato: avrà un senatore in meno, ovvero Sandra Lonardo, per la cui scelta avrebbero pesato anche i dissidi con la senatrice Rossi, confluita nel gruppo. Al posto di Lonardo arriva comunque una senatrice ‘prestata’ dal Partito Democratico (Tatiana Rojc) che deve così puntellare la mini-compagine per consentire la formazione della sponda contiana del Governo.

I senatori che formano il gruppo dunque sono Maurizio Buccarella, Adriano Cario,  Andrea Causin, Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Raffaele Fantetti, Gianni Marilotti, Ricardo Merlo,  Maria Rosaria Rossi e Tatiana Rojc. L’assemblea del gruppo ha eletto presidente il senatore Fantetti e vicepresidente il senatore Causin.  «Il gruppo – recita un comunicato –  è costituito da senatori che hanno una comune sensibilità europea ed hanno riconosciuto il ruolo fondamentale del Presidente Conte rispetto alla gestione della crisi».

Rossi è l’ex fedelissima di Silvio Berlusconi, che aveva già ‘rotto’ con Forza Italia votando in Senato la fiducia a Conte; anche Causin è un transfuga di Forza Italia mentre Gregorio De Falco è un contiano della prima ora, da tempo fuoriuscito dai Cinque Stelle tra le cui fila fu eletto. Una pattuglia di responsabili, anche se non vogliono essere definiti così.  «Non chiamateci responsabili – dice Ricardo Merlo – perché tutti votavamo già la fiducia al governo Conte. La formazione di questo gruppo non ha nulla a che vedere con ciò che è successo in altre occasioni in Parlamento, quando alcuni parlamentari sono passati da sinistra a destra in 24 ore. “Il nostro è un gruppo formato da persone che hanno in comune una chiara visione europeista e che credono nel progetto per l’Italia del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Vogliamo contribuire ad arginare certe derive euroscettiche, perché ormai è chiaro che senza l’Europa il nostro Paese sarebbe più debole e isolato».

La formazione di ‘Europeisti-Maie-Centro Democratico’ non cambia comunque nulla a livello numerico per il dimissionario Conte, che in Senato è uscito con le ossa rotta (156 voti alla fiducia, dei quali 3 da senatori a vita). Con l’addio prima del tempo al gruppo di cui voleva far parte, Sandra Lonardo resta una variabile per la maggioranza, del tutto autonoma. Unica ulteriore sponda potrebbe arrivare per Conte dall’arrivo di altri due transfughi di Forza Italia: ieri il senatore Luigi Vitali ha annunciato di voler votare il Conte ter.

giovedì, 28 Gennaio 2021 - 09:08
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