Crisi, premier tra i due fuochi europeisti: no della Bonino al nuovo incarico, sì del neonato gruppo di ‘contiani’

Emma Bonino

Secondo giorno di consultazioni in Quirinale: dopo il primo ‘giro’, cui hanno partecipato i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, oggi tocca alle forze politiche che conferiranno con il presidente della Repubblica Mattarella. In mattinata sono saliti al Colleil  Gruppo delle Autonomie, poi i Gruppi Misti dei due rami del Parlamento, le componenti di Azione, Più Europa e Radicali italiani. Quindi l’incontro con i rappresentanti del  Gruppo Europeisti-Maie-Cd del Senato (formato ieri). Solo nel pomeriggio Mattarella incontrerà i rappresentanti di Leu, Italia Viva e Pd.

Il Gruppo Autonomie del Senato, i due Gruppi Misti e gli ‘Europeisti’ hanno dichiarato l’appoggio ad un eventuale Conte ter; no invece da Emma Bonino in rappresentanza di Azione, Più Europa e Radicali italiani. Per le Autonomie ha esternato la propria posizione la capogruppo Julia Unterberger che, dopo l’incontro in Quirinale, ha spiegato che sosterrà «una formazione di governo fortemente europeista» con «una preferenza per un eventuale Conte ter, perché abbiamo fatto una buona esperienza con il presidente Conte. Pensiamo che sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e se cade questo punto di equilibrio è difficile avere una stabilità di governo».

Per il Gruppo Misto in Senato la senatrice Loredana De Petris ha spiegato l’appoggio a Conte: «Con convinzione abbiamo dato l’indicazione del presidente Conte. Riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a Conte e rinforzare la maggioranza, allargarla su contenuti chiari, non solo per le emergenze ma anche per portare a compimento il Recovery fund». Necessario il reincarico a Conte anche per il Gruppo Misto alla Camera: «la formazione di un governo stabile con una maggioranza solida, perché abbiamo delle incombenze che necessitano di decisioni forti, anche dal punto di vista politico. Il Recovery plan esige delle scelte politiche e non tecniche. Noi come Minoranze linguistiche saremmo disponibili a sostenere un governo di questo tipo, l’essenziale è che sia un governo a vocazione europea, con una sensibilità alta per le esigenze delle autonomie e delle Minoranze linguistiche» Lo ha detto il deputato del gruppo Misto-Svp, Manfred Schullian.

Contraria invece ad un Conte Ter è Emma Bonino. «Non sosterremo un tentativo di proporre un governo con l’attuale presidente del Consiglio – ha spiegato al termine delle consultazioni –  perché se è vero che serve una svolta, un rilancio, non possiamo sostenere la semplice continuità del presiedente del Consiglio».  Per Bonino il sostegno a Conte si rivela «piuttosto contraddittorio e disordinato» da parte di «un Gruppo parlamentare senza alcuna coerenza politica, che utilizza come mero schermo il richiamo all’europeismo. Azione e Più Europa sono impegnate nella costruzione di un progetto inclusivo aperto a rappresentanze di forze riformatrici, profondamente europeiste. Quindi abbiamo manifestato al Presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità che ha già dimostrato tutta la sua debolezza, per non dire peggio, ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale nuovo presidente incaricato, che abbia un autorevole profilo europeista e riformatore in grado di raccogliere una maggioranza più ampia di quella attuale, coinvolgendo -ha concluso Bonino- le forze che al Parlamento europeo sostengono il lavoro della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen”. “Per noi è indispensabile una svolta nell’attività governativa, nella gestione del piano vaccinazioni, sulla questione dei fondi europei che rischiamo di perdere. Non crediamo ci si possa affidare alla mera continuità dell’esistente».

Infine i neonati ‘Europeisti’, Gruppo costituito proprio intorno alla figura del premier, ovviamente d’accordo con un nuovo incarico a Conte. «La nostra delegazione ha presentato al presidente Mattarella la richiesta di una rapida soluzione della crisi di governo aperta dopo l’uscita dalla maggioranza di Italia Viva – dichiara Raffaele Fantetti, presidente del gruppo –  Il gruppo Europeisti-Maie-Cd sostiene il presidente Conte e non ha nessuna preclusione nei confronti delle forze che hanno sostenuto l’attuale governo. La necessità di affrontare l’emergenza sanitaria ed economica richiede una straordinaria assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche al fine di garantire governabilità e stabilità. La grave crisi sociale ed economica impone la presenza di un governo nella pienezza dei poteri per impostare una eccezionale campagna di vaccinazione e poter impiegare al meglio le ingenti risorse di un’Europa finalmente solidale, autorevolmente negoziate dal presidente Conte».

giovedì, 28 Gennaio 2021 - 13:31
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