Arrestato nell’operazione anti-ndrangheta e scarcerato dal giudice: «La voce nelle intercettazioni non era la sua»

giudice martello

In cella in un’operazione anti ‘ndrangheta, scarcerato perché non era sua la voce ascoltata e trascritta dagli inquirenti nelle intercettazioni. E’ il caso di Giuseppe Selvino, 60enne ex assessore del Comune di Santa Severina (Crotone), finito nell’inchiesta Basso Profilo dalla Procura di Catanzaro con l’accusa di turbata libertà degli incanti, il cui arresto (era ai domiciliari) è stato revocato dal gip di Catanzaro Alfredo Ferraro.

Il giudice ha accolto l’istanza presentata dal legale dell’indagato, Eugenio Perrone, che ha spiegato come «alcune intercettazioni venivano erroneamente attribuite al Selvino». Nell’ordinanza di arresti, era emerso che era di Selvino, dipendente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese e membro interno della commissione chiamata a giudicare una gara di appalto, la voce che emergeva da una intercettazione del 4 settembre 2017; intercettazioni in cui Selvino parlava con l’imprenditore al centro dell’inchiesta Antonio Gallo e altri commensali in occasione di un compleanno.

Leggi anche / ‘Ndrangheta e colletti bianchi a Catanzaro: 48 arresti. Cesa indagato per concorso esterno si dimette da segreteria Udc

«I commensali – annotano gli investigatori – discutevano di operazioni economiche e, come sempre, dì operazioni antimafia, manifestando il loro interesse anche in termini di coinvolgimento». La polizia giudiziaria ha poi confermato che la difesa di Selvino aveva ragione; la pg ha dichiarato che «erroneamente veniva attribuita la voce parlante, in talune intercettazioni, a Selvino Giuseppe» in luogo di un altro Giuseppe, sempre indagato nell’inchiesta Basso Profilo. «Il quadro indiziario nei confronti del Selvino va ridimensionato – scrive il gip – soprattutto alla luce della mancanza di elementi gravemente indizianti circa l’agevolazione di un’associazione ‘ndranghetista, di talché, conformemente a quanto osservato dallo stesso pm, le esigenze cautelari risultano allo stato grandemente scemate in considerazione, peraltro, della risalenza nel tempo dei fatti».

Leggi anche:
– Un ministero in cambio del sì: così Draghi placa il M5s. Ok al voto su Rousseau, rivolta dei ribelli: «Una manipolazione»

giovedì, 11 Febbraio 2021 - 08:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA